Cristo
ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurvi
a Dio.
1 Pietro 3:18
Il
Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la
sua vita come prezzo di riscatto per molti.
Marco 10:45
Un uomo crocifisso diverso dagli altri
“Perché
dare così tanta importanza alla crocifissione di Gesù? - mi diceva un collega.
- I Romani, e non solo loro, hanno crocifisso migliaia di persone il più delle
volte innocenti”.
Senza
dubbio, un tale supplizio è stato inflitto a molte persone, e ci rende edotti
sulla malvagità dell’uomo. Tuttavia, fra le migliaia di persone crocifisse, la
morte di Gesù resta unica. Gesù era il Figlio di Dio. Egli si è sottomesso volontariamente a quel terribile
supplizio. Ha accettato di soffrire e
di dare la sua vita. Non soltanto era innocente, ma era andato “dappertutto
facendo il bene” (Atti 10:38), guarendo i malati, risuscitando i morti,
liberando gli indemoniati dalla schiavitù di Satana.
La
condanna di Cristo è il risultato della valutazione che gli uomini hanno fatto
della vita perfetta di Gesù. Crocifiggendolo, hanno dimostrato che odiavano Dio
e il bene.
L’innocenza
di Cristo anche la gente ha dovuto riconoscerla, ma l’importante è che Egli era
il solo uomo perfetto e giusto agli
occhi di Dio. Morendo sulla croce, Egli ha portato il giudizio di Dio sul
nostro peccato di cui si era fatto carico, e ha acquisito così una salvezza
eterna per tutti coloro che mettono la loro fiducia in lui riconoscendolo come
il loro personale Salvatore.
Dio
ha dimostrato che Gesù è il solo Salvatore facendolo trionfare sulla morte.
Gesù Cristo è risuscitato ed è ora nel cielo, alla destra di Dio. Egli è e
resta l’Unico. Lui solo può dire: “Io sono il primo e l’ultimo, e il vivente.
Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli” (Apocalisse 1:18).