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venerdì 24 aprile 2020

24 aprile


Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurvi a Dio.
1 Pietro 3:18

Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti.
Marco 10:45

Un uomo crocifisso diverso dagli altri

“Perché dare così tanta importanza alla crocifissione di Gesù? - mi diceva un collega. - I Romani, e non solo loro, hanno crocifisso migliaia di persone il più delle volte innocenti”.
Senza dubbio, un tale supplizio è stato inflitto a molte persone, e ci rende edotti sulla malvagità dell’uomo. Tuttavia, fra le migliaia di persone crocifisse, la morte di Gesù resta unica. Gesù era il Figlio di Dio. Egli si è sottomesso volontariamente a quel terribile supplizio. Ha accettato di soffrire e di dare la sua vita. Non soltanto era innocente, ma era andato “dappertutto facendo il bene” (Atti 10:38), guarendo i malati, risuscitando i morti, liberando gli indemoniati dalla schiavitù di Satana.
La condanna di Cristo è il risultato della valutazione che gli uomini hanno fatto della vita perfetta di Gesù. Crocifiggendolo, hanno dimostrato che odiavano Dio e il bene.
L’innocenza di Cristo anche la gente ha dovuto riconoscerla, ma l’importante è che Egli era il solo uomo perfetto e giusto agli occhi di Dio. Morendo sulla croce, Egli ha portato il giudizio di Dio sul nostro peccato di cui si era fatto carico, e ha acquisito così una salvezza eterna per tutti coloro che mettono la loro fiducia in lui riconoscendolo come il loro personale Salvatore.
Dio ha dimostrato che Gesù è il solo Salvatore facendolo trionfare sulla morte. Gesù Cristo è risuscitato ed è ora nel cielo, alla destra di Dio. Egli è e resta l’Unico. Lui solo può dire: “Io sono il primo e l’ultimo, e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli” (Apocalisse 1:18).