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sabato 25 aprile 2020

25 aprile

Il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili…, per proclamare l’anno di grazia del SIGNORE, il giorno di vendetta del nostro Dio.
Isaia 61:1-2

Un anno, un giorno

Durante il suo ministero su questa terra, il Signore Gesù, un giorno si recò a Nazaret, luogo in cui era cresciuto, ed entrò nella sinagoga. Gli venne dato il libro del profeta Isaia; dopo averlo aperto trovò il passo citato in testa al foglietto e si mise a leggerlo: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha inviato per guarire quelli che hanno il cuore spezzato, per annunziare la liberazione ai prigionieri, e il recupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi, per proclamare l’anno accettevole del Signore” (Luca 4:16-19). Giunto a questo punto, volutamente il Signore si interruppe e non lesse il proseguimento del passo che parlava di giudizio; chiuse il libro e lo rese all’inserviente. La profezia annunciata da Isaia si era avverata in quel momento! La grazia in persona, Gesù stesso, era lì davanti a loro!
Nel suo amore, Dio ci parla ancora oggi di grazia; per così dire, “l’anno di grazia del Signore” è ancora oggi proclamato. Un anno di grazia! 365 giorni di grazia, 365 messaggi che, tramite questo calendario, parlano della grazia di Dio e che ogni anno raggiungono i nostri cari lettori. Contrapposto a questi 365 giorni di grazia, c’è un giorno di giudizio: il tempo della grazia è sempre smisurato rispetto al giudizio, perché il giudizio è un’opera che Dio non vorrebbe compiere, perché lui non si compiace della morte dell’empio. Dio desidera fare grazia; vuole benedire, vuole consolare, vuole rialzare il nostro spirito, vuole dare gioia.
Accetta la grazia che Egli ti offre in Cristo! La tua vita cambierà e sarai per sempre al riparo da quel giorno di giudizio che cadrà inevitabilmente su coloro che hanno disprezzato la sua grazia.