Il
SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili…, per proclamare
l’anno di grazia del SIGNORE, il giorno di vendetta del nostro Dio.
Isaia 61:1-2
Un anno, un giorno
Durante
il suo ministero su questa terra, il Signore Gesù, un giorno si recò a Nazaret,
luogo in cui era cresciuto, ed entrò nella sinagoga. Gli venne dato il libro
del profeta Isaia; dopo averlo aperto trovò il passo citato in testa al
foglietto e si mise a leggerlo: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; perciò
mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha inviato per guarire quelli che
hanno il cuore spezzato, per annunziare la liberazione ai prigionieri, e il
recupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi, per
proclamare l’anno accettevole del Signore” (Luca 4:16-19). Giunto a questo
punto, volutamente il Signore si interruppe e non lesse il proseguimento del
passo che parlava di giudizio; chiuse il libro e lo rese all’inserviente. La
profezia annunciata da Isaia si era avverata in quel momento! La grazia in
persona, Gesù stesso, era lì davanti a loro!
Nel
suo amore, Dio ci parla ancora oggi di grazia; per così dire, “l’anno di grazia
del Signore” è ancora oggi proclamato. Un anno di grazia! 365 giorni di grazia,
365 messaggi che, tramite questo calendario, parlano della grazia di Dio e che
ogni anno raggiungono i nostri cari lettori. Contrapposto a questi 365 giorni
di grazia, c’è un giorno di giudizio: il tempo della grazia è sempre smisurato
rispetto al giudizio, perché il giudizio è un’opera che Dio non vorrebbe
compiere, perché lui non si compiace della morte dell’empio. Dio desidera fare grazia; vuole
benedire, vuole consolare, vuole rialzare il nostro spirito, vuole dare gioia.
Accetta la grazia che Egli ti offre in Cristo! La tua vita
cambierà e sarai per sempre al riparo da quel giorno di giudizio che cadrà
inevitabilmente su coloro che hanno disprezzato la sua grazia.