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venerdì 10 aprile 2020

10 aprile


Gli apostoli, con grande potenza, rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù.
Atti 4:33

Gesù è risuscitato

Nel libro degli Atti, l’apostolo Pietro e l’apostolo Paolo insistono nelle loro predicazioni sulla risurrezione di Gesù Cristo. Gli uomini avrebbero potuto considerare la morte del Signore Gesù come quella di un martire, simile alla morte di molti altri, ma la sua risurrezione gli conferisce un carattere unico. Essa dimostra la vittoria di Cristo su Satana, sulla morte, sul mondo. La morte e la risurrezione di Cristo formano un tutt’uno. Gesù è sceso nella morte, ma ne è uscito vincitore.
La sua risurrezione è la prova:
– che Egli è il Figlio di Dio. Gesù è stato “dichiarato Figlio di Dio con potenza… mediante la risurrezione dai morti” (Romani 1:4);
– che Dio ha perfettamente accettato il suo sacrificio alla croce e i nostri peccati sono così cancellati. Gesù Cristo “è stato dato a causa delle nostre offese ed  è stato risuscitato per la nostra giustificazione” (Romani 4:25).
La sua risurrezione, per il credente è anche:
– la sicurezza della sua salvezza: “Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato” (Romani 10:9),
– il movente della sua vita: “Conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione” (Filippesi 3:10).
La sua risurrezione è ancora:
– la sicura garanzia della risurrezione dei credenti: “Colui che risuscitò il Signore Gesù, risusciterà anche noi” (2 Corinzi 4:14);
– la certezza della loro felicità eterna: “Dio… ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti” (1 Pietro 1:3).