Gli
apostoli, con grande potenza, rendevano testimonianza della risurrezione del
Signore Gesù.
Atti 4:33
Gesù è risuscitato
Nel
libro degli Atti, l’apostolo Pietro e l’apostolo Paolo insistono nelle loro
predicazioni sulla risurrezione di Gesù Cristo. Gli uomini avrebbero potuto
considerare la morte del Signore Gesù come quella di un martire, simile alla
morte di molti altri, ma la sua risurrezione gli conferisce un carattere unico.
Essa dimostra la vittoria di Cristo su
Satana, sulla morte, sul mondo. La morte e la risurrezione di Cristo
formano un tutt’uno. Gesù è sceso nella morte, ma ne è uscito vincitore.
La
sua risurrezione è la prova:
–
che Egli è il Figlio di Dio. Gesù è stato “dichiarato Figlio di Dio con
potenza… mediante la risurrezione dai morti” (Romani 1:4);
–
che Dio ha perfettamente accettato il suo sacrificio alla croce e i nostri
peccati sono così cancellati. Gesù Cristo “è stato dato a causa delle nostre
offese ed è stato risuscitato per la
nostra giustificazione” (Romani 4:25).
La
sua risurrezione, per il credente è anche:
–
la sicurezza della sua salvezza: “Se con la bocca avrai confessato Gesù come
Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai
salvato” (Romani 10:9),
–
il movente della sua vita: “Conoscere Cristo, la potenza della sua
risurrezione” (Filippesi 3:10).
La sua risurrezione è ancora:
–
la sicura garanzia della risurrezione dei credenti: “Colui che risuscitò il
Signore Gesù, risusciterà anche noi” (2 Corinzi 4:14);
– la certezza della loro felicità eterna:
“Dio… ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di
Gesù Cristo dai morti” (1 Pietro 1:3).