La
saggezza vale più della forza; ma la saggezza del povero è disprezzata e le sue
parole non sono ascoltate.
Ecclesiaste 9:16
Cristo
Gesù… umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di
croce.
Filippesi 2:5, 8
La ragione del più forte
“La
ragione del più forte è sempre la migliore”, scriveva La Fontaine riguardo alla
favola di Esopo “Il lupo e l’agnello”. Purtroppo noi tutti constatiamo che è
ciò che accade molto spesso, e il 21° secolo non sfugge a questa regola. Il
nostro mondo è governato dalla forza e spesso dalla violenza, come nel caso del
terrorismo che vuol far trionfare le proprie idee proprio con tali metodi. I
più forti, o i più numerosi impongono le loro leggi. Nella società moderna,
deboli e poveri sono troppo spesso oppressi.
Che
contrasto con Gesù! Quand’era sulla terra, non ha dimostrato che dolcezza e
umiltà, e non ha mai voluto imporre il suo insegnamento. Aveva a sua
disposizione una potenza infinita, tuttavia se ne è servito soltanto per
alleviare e guarire quelli che andavano a lui. Anche quando vennero ad
arrestarlo armati di bastoni e spade, Egli non oppose resistenza. Accettò di
essere crocifisso per salvare noi che
eravamo perduti. Ma “Dio… lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria”
(1 Pietro 1:21). Alla ragione apparente del più forte, Egli ha risposto con la
ragione dell’amore. Anche oggi, Dio non impone nulla all’uomo. Nella sua bontà
lo spinge a pentirsi e a ricevere il perdono dei suoi peccati perché Gesù
Cristo è morto per espiarli. Davanti a Dio non c’è peccato più grave che
disprezzare l’amore del suo Figlio.