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martedì 28 aprile 2020

28 aprile


La saggezza vale più della forza; ma la saggezza del povero è disprezzata e le sue parole non sono ascoltate.
Ecclesiaste 9:16

Cristo Gesù… umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.
Filippesi 2:5, 8

La ragione del più forte

“La ragione del più forte è sempre la migliore”, scriveva La Fontaine riguardo alla favola di Esopo “Il lupo e l’agnello”. Purtroppo noi tutti constatiamo che è ciò che accade molto spesso, e il 21° secolo non sfugge a questa regola. Il nostro mondo è governato dalla forza e spesso dalla violenza, come nel caso del terrorismo che vuol far trionfare le proprie idee proprio con tali metodi. I più forti, o i più numerosi impongono le loro leggi. Nella società moderna, deboli e poveri sono troppo spesso oppressi.
Che contrasto con Gesù! Quand’era sulla terra, non ha dimostrato che dolcezza e umiltà, e non ha mai voluto imporre il suo insegnamento. Aveva a sua disposizione una potenza infinita, tuttavia se ne è servito soltanto per alleviare e guarire quelli che andavano a lui. Anche quando vennero ad arrestarlo armati di bastoni e spade, Egli non oppose resistenza. Accettò di essere crocifisso per salvare noi che eravamo perduti. Ma “Dio… lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria” (1 Pietro 1:21). Alla ragione apparente del più forte, Egli ha risposto con la ragione dell’amore. Anche oggi, Dio non impone nulla all’uomo. Nella sua bontà lo spinge a pentirsi e a ricevere il perdono dei suoi peccati perché Gesù Cristo è morto per espiarli. Davanti a Dio non c’è peccato più grave che disprezzare l’amore del suo Figlio.