È stata manifestata la
giustizia di Dio… la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per
tutti coloro che credono.
L’uomo è giustificato mediante
la fede, senza le opere della legge.
Romani 3: 21-22, 28
Buona
moralità
Quell’anno,
nell’impresa dove lavoro, due giovani impiegati, Clemente e Alberto, erano
stati assunti insieme. Erano seri e lavoratori. A mezzogiorno, mangiavamo
insieme; la loro conversazione era gradevole e sana. Alberto era cristiano come
me e il comportamento di Clemente mi lasciava sperare che anche lui lo fosse.
Ma
un giorno Clemente non si è più unito a noi. Alberto mi spiegò: “La settimana
scorsa ho parlato a Clemente della mia fede. All’inizio eravamo d’accordo,
perché egli rispetta Dio e si impegna ad avere una buona moralità. Ma quando
gli ho detto che tutte le sue buone qualità non bastavano per essere giusto
davanti a Dio e che solo il sangue di
Gesù Cristo ci purifica dai nostri peccati e ci rende giusti, si è quasi
irritato. È come se avessi ferito il suo orgoglio. Da allora non mangia più con
me”.
Clemente
aveva ricevuto un insegnamento religioso, ma non era veramente credente.
Credeva, giustamente, ai valori morali, come l’onestà, la rettitudine, la
serietà nel lavoro, ma si appoggiava sui propri meriti e questo non gli dava
nessuna certezza, nessuna pace con Dio perché, in fondo, sentiva anche il peso
dei propri peccati. Inoltre, si sentiva in soggezione, quasi amareggiato, nei
confronti di quelli che ripongono la loro fiducia soltanto in Gesù.
Ultimamente,
sfogliando il giornale interno dell’impresa, ho visto una foto di Clemente. Ha
fatto carriera. Avrà accettato le spiegazioni di Alberto? Avrà trovato la
salvezza dell’anima sua?