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lunedì 3 aprile 2017

3 aprile

O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall’alba, di te è assetata l’anima mia, a te anela il mio corpo languente in arida terra, senz’acqua.
Isaia 63:1
Il Signore… mi ha detto: “La mia grazia ti basta”.
2 Corinzi 12:9

Il mondo: un deserto per il credente

Malgrado l’apparenza spesso piacevole, il mondo nel quale viviamo ci è presentato nella Bibbia come un deserto per il credente. Esso non ha nulla di importante da dare alla nostra anima; essa ha bisogno di un nutrimento che la fortifichi e la faccia crescere. Il mondo è anche la scuola nella quale Dio ci forma per la vita di ogni giorno. Egli continua la sua opera in noi e si serve delle difficoltà che incontriamo per insegnarci a conoscerlo meglio.
Effettivamente, questa assenza di risorse umane ci permette di scoprire quelle meravigliose di Dio, e che non potremmo apprezzare se non con la consapevolezza della nostra incapacità. Nel cielo non avremo più dispiaceri, né preoccupazioni, né difficoltà, né tentazioni, tutte cose che caratterizzano la nostra vita attuale sulla terra. Tuttavia, è in questo mondo che Dio può esprimere tutta la sua tenerezza verso coloro che sono diventati suoi figli. Egli li consola come solo un padre amorevole può fare. Sì, le nostre miserie forniscono a Dio l’occasione di mostrare la sua misericordia, e le nostre debolezze, l’occasione di spiegare la sua potenza. Nelle nostre angosce e nei nostri molteplici problemi ci fa sperimentare il suo incoraggiamento. Allora, le difficoltà che attraversiamo diventano per noi il mezzo per conoscere la saggezza, la potenza e l’amore di un Dio che impareremo a conoscere personalmente come un Padre pieno di benevolenza.