(Gesù
disse:) “L’ora viene che né su questo monte né
a Gerusalemme adorerete il Padre”.
Giovanni
4:21
Dio è Spirito; e quelli che l’adorano,
bisogna che l’adorino in spirito e verità.
Giovanni
4:24
Dove
adorare?
Un tempo, Dio aveva indicato al suo
popolo Israele un luogo, e uno solo, dove Egli avrebbe abitato, e dove il
popolo avrebbe dovuto radunarsi per celebrare le feste ordinate dalla Legge.
Più tardi, ha mostrato al re Davide che aveva scelto Gerusalemme come vero
luogo di riunione e di incontro, concretizzato in seguito con la costruzione
del tempio effettuata dal re Salomone.
Ma 1500
anni più tardi, il Signore Gesù, al pozzo di Sicar, fa una rivelazione a una donna
Samaritana, straniera per il popolo d’Israele. È inutile, le dice Gesù, cercare
sulla terra un luogo per adorare il Padre. Inutile recarsi a Gerusalemme o
altrove per compiervi dei riti o offrire dei sacrifici di animali. In realtà,
il Padre cerca degli adoratori che trarrà da tutti i popoli della terra, delle
persone rese capaci di presentare un’adorazione come Lui desidera, “in spirito
e verità”.
– “In
spirito”: il tempo della forma esteriore è passato. I sacrifici sono ora
“spirituali”, fatti di preghiere, di
canti, di lodi, di impegno per il
Signore. I riti di un tempo prefiguravano il sacrificio di Gesù, ma da
quando questo è avvenuto, la raffigurazione non ha più motivo di esistere.
– “In
verità”: nessuna possibilità di ottenere una buona coscienza per mezzo di
pratiche religiose che possono essere compiute anche senza che il cuore sia
impegnato! Accostiamoci dunque a Lui in tutta semplicità, senza paramenti e
senza ritualismi, ma con un cuore
sincero, santificato dalla verità,
fissando lo sguardo su Gesù (Ebrei 10:19, 22).