Giuseppe
andò quindi in cerca dei suoi fratelli… Essi lo videro da lontano e, prima che
egli fosse vicino a loro, complottarono per ucciderlo… Lo vendettero per venti
sicli d’argento.
Genesi
37:17, 18, 28
(I
fratelli dissero a Giuseppe:)
“Siamo gente sincera”.
Genesi
42:11
“Siamo
gente sincera”
Vent’anni prima, pieni di odio e di
gelosia, i fratelli di Giuseppe avevano deciso di ucciderlo; poi si erano
ricreduti e lo avevano venduto come schiavo. Ora Giuseppe è diventato il
braccio destro del Faraone. I suoi fratelli gli stanno davanti per acquistare
del grano a causa della carestia che imperversa nel loro paese, ma non sanno che
quel grande personaggio è Giuseppe. Alle sue domande osano rispondere: “Siamo
gente sincera”. Ma Giuseppe li obbligherà a fare un esame di coscienza perché
confessino le loro colpe, dopo di che si farà riconoscere.
Sono
molte le persone che si vantano della loro rettitudine e onestà. Alcuni pensano
che quello sia il loro lasciapassare per il cielo. Ma, apriamo gli occhi; è in
gioco il nostro avvenire eterno! Le persone non sono tutte disoneste o
criminali, è vero; qualcuno può anche possedere delle qualità morali notevoli.
Ma Dio sonda i cuori e ne conosce gli angoli più segreti. Chi può accampare diritti davanti a Lui? Chi può pensare di essere all’altezza delle esigenze di un Dio
santo e giusto? “Per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e
per mezzo del peccato la morte, e così la
morte è passata su tutti gli uomini,
perché tutti hanno peccato” (Romani 5:12).
Noi
facciamo parte di quest’umanità colpevole che ha messo a morte il Figlio di
Dio. Allora, smettiamo di pensare che le nostre buone qualità potranno aprirci
il cielo. Contiamo esclusivamente sulla grazia di Dio che “vuole che tutti gli
uomini siano salvati” (1 Timoteo 2:4). Ringraziamolo del fatto che questa
grazia è assicurata a tutti coloro che credono in Gesù Cristo.