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mercoledì 15 maggio 2019

15 maggio


Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno, vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell’uomo.
Luca 6:22

Il sermone sul monte (2)
Nel sermone sul monte il Signore ammaestrava le folle, ma molte delle sue parole erano per i discepoli, riservate a loro (Matteo 5:11-13). “Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno… Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli”. Alcune volte nei discorsi del Signore a “beati voi” è contrapposto “guai a voi”, così come nell’Antico Testamento alle benedizioni erano contrapposte le maledizioni (Deuteronomio 27 e 28). Ma là tutto era legato all’ubbidienza ai dettami della Legge, qui piuttosto a un modo di essere, alla disposizione di un cuore trasformato che crede e ama.
“Voi siete il sale della terra”, “la luce del mondo”. Non “siate”, ma “siete”. La fede in Cristo fa di ogni credente luce e sale; per illuminare con la Verità questo mondo di tenebre e per fare in modo che Dio possa, per così dire, trovare ancora fra gli uomini un minimo di piacere e un motivo per pazientare e ritardare i suoi giudizi. 
Beati noi, che non abbiamo visto e abbiamo creduto (Giovanni 20:29), beati noi se facciamo le cose che sappiamo essere giuste (13:17). Ma soprattutto “beati quelli le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti” (Romani 4:7)! “Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Luca 10:20).
(tratto da “1200 giorni con Gesù” di A. Apicella)