Egli (Gesù)
invece, poiché rimane in eterno… può salvare perfettamente quelli che per mezzo
di lui si avvicinano a Dio.
Ebrei
7:24, 25
Tutte le cose sono state create per mezzo
di lui e in vista di lui. Egli è prima di ogni cosa.
Colossesi
1:16, 17
Il
Figlio eterno
Gesù, quel piccolo bambino adagiato in
una mangiatoia a Betlemme, era il Figlio eterno di Dio. Trent’anni più tardi,
Egli dirà ai suoi avversari: “Prima che Abraamo fosse nato, io sono” (Giovanni
8:58). Egli è “lo stesso ieri, oggi e in eterno” (Ebrei 13:8). Quando Dio
disponeva i cieli, Egli era là (Proverbi 8:27). “Tutte le cose sono state
create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di ogni cosa”
(Colossesi 1:16).
In una
delle sue ultime preghiere, prima di essere crocifisso, il Signore domanda al
Padre di glorificarlo con la gloria che aveva presso di Lui “prima che il mondo
esistesse” (Giovanni 17:5). Egli è “senza inizio di giorni” (Ebrei 7:3). La sua
esistenza è da ogni eternità.
È Lui che è diventato uomo e si è offerto per la gloria di Dio e la
salvezza dell’umanità. Perfettamente soddisfatto della sua opera, Dio lo ha
risuscitato e l’ha elevato in gloria, come Gesù stesso aveva annunciato: “Sono
proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio il mondo e vado al
Padre” (Giovanni 16:28). Secondo la sua promessa, ritornerà fra poco per
prendere tutti i credenti poiché ha detto: “Tornerò e vi accoglierò presso di
me, affinché dove sono io, siate anche voi” (Giovanni 14:3).
Più
tardi, tornerà per giudicare il mondo e stabilire il suo regno di mille anni,
perché “bisogna che egli regni… Dio ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi” (1
Corinzi 15:25-27). Trascorsi i mille anni, il Signore “consegnerà il regno
nelle mani di Dio Padre… affinché Dio sia tutto in tutti” (1 Corinzi 15:24,
28).