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sabato 15 giugno 2019

15 giugno


Il SIGNORE chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?”
Genesi 3:9

“Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me perché io ti ho riscattato”.
Isaia 44:22

“Adamo, dove sei?”
Leggere Genesi 3:8-9

Dopo la disubbidienza, Dio avrebbe potuto respingere Adamo. Invece no; Egli lo chiama per nome e gli dice: “Adamo, dove sei?” Queste parole sono come un preludio all’incontro e al dialogo. Notiamo che Dio non dice subito ad Adamo: “Che cosa hai fatto?” ma: “Dove sei?”. Per Dio, sapere dove siamo è altrettanto importante di sapere ciò che abbiamo fatto. Dio sapeva bene dov’era Adamo, ma questa chiamata metteva in evidenza il fatto che Adamo si era nascosto, che temeva la presenza di Dio, che evitava il suo Creatore. Aveva perduto la sua relazione di fiducia con il suo Dio, e la disubbidienza ha scavato da quel momento un abisso fra l’umanità e Dio. Egli non poteva più vivere alla presenza del suo Creatore in una relazione fiduciosa e serena. La domanda che Dio gli rivolge non è una condanna, ma è piuttosto un appello, che apre la strada al pentimento e al ritorno.
A ciascuno Dio rivolge questa domanda, e ci chiama per nome: Dove sei? Dov’è il tuo cuore? Dove sei arrivato seguendo la tua volontà? Sei in “esilio”? Allora, torna. Sei sulla strada del ritorno? Non ti fermare, vieni da me.
Hai udito la chiamata del Dio d’amore? Qualunque sia la tua situazione, segnata dall’amarezza, dalla sofferenza, dal senso di colpa o dagl’insuccessi, puoi udire la voce di Dio che ti invita: Dove sei? Vieni… Ritorna.
Dio non s’impone. Vuole avere dei legami stretti con te, e la sua bontà ti spinge al pentimento. Va’ a Lui in preghiera, con fiducia e sincerità; Egli ti accoglierà. Ti aspetta perché ti ama.