Il SIGNORE chiamò l’uomo e gli disse:
“Dove sei?”
Genesi 3:9
“Io ho fatto sparire le tue trasgressioni
come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me perché io ti
ho riscattato”.
Isaia 44:22
“Adamo, dove sei?”
Leggere
Genesi 3:8-9
Dopo la disubbidienza, Dio avrebbe potuto
respingere Adamo. Invece no; Egli lo chiama per nome e gli dice: “Adamo, dove
sei?” Queste parole sono come un preludio all’incontro e al dialogo. Notiamo
che Dio non dice subito ad Adamo: “Che cosa hai fatto?” ma: “Dove sei?”. Per
Dio, sapere dove siamo è altrettanto importante di sapere ciò che abbiamo
fatto. Dio sapeva bene dov’era Adamo, ma questa chiamata metteva in evidenza il
fatto che Adamo si era nascosto, che temeva la presenza di Dio, che evitava il
suo Creatore. Aveva perduto la sua relazione di fiducia con il suo Dio, e la
disubbidienza ha scavato da quel momento un abisso fra l’umanità e Dio. Egli
non poteva più vivere alla presenza del suo Creatore in una relazione fiduciosa
e serena. La domanda che Dio gli rivolge non è una condanna, ma è piuttosto un
appello, che apre la strada al pentimento e al ritorno.
A ciascuno Dio rivolge questa domanda, e
ci chiama per nome: Dove sei? Dov’è il tuo cuore? Dove sei arrivato seguendo la
tua volontà? Sei in “esilio”? Allora, torna. Sei sulla strada del ritorno? Non
ti fermare, vieni da me.
Hai udito la chiamata del Dio d’amore?
Qualunque sia la tua situazione, segnata dall’amarezza, dalla sofferenza, dal
senso di colpa o dagl’insuccessi, puoi udire la voce di Dio che ti invita: Dove
sei? Vieni… Ritorna.
Dio
non s’impone. Vuole
avere dei legami stretti con te, e la
sua bontà ti spinge al pentimento. Va’ a Lui in preghiera, con fiducia e
sincerità; Egli ti accoglierà. Ti aspetta perché ti ama.