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domenica 2 giugno 2019

02 giugno


Noi… abbiamo cercato il nostro rifugio nell’afferrare saldamente la speranza che ci era messa davanti. Questa speranza la teniamo come un’àncora dell’anima, sicura e ferma che penetra oltre la cortina, dove Gesù è entrato per noi quale precursore.
Ebrei 6:18-20

Un’ancora per l’anima

Quando i marinai per tenere ferma la nave gettano l’ancora, questa non è trasportata dal vento e dalle onde. Non si vede né il fondo del mare, né l’ancora che vi è adagiata. Ma una catena parte dalla nave e attraversa le onde agitate, per sparire nelle profondità. Non si vede la causa, ma si vede l’effetto: la stabilità della nave.
Quest’immagine illustra una realtà spirituale molto importante. Un vero cristiano è solidamente ancorato a Cristo per mezzo della fede. Invece di essere gettata nelle acque agitate di questo mondo, l’ancora delle nostre anime è saldamente fissata in cielo, dove Gesù è entrato dopo aver ottenuto per noi una redenzione eterna (Ebrei 9:12). Egli vi è entrato come precursore, e noi lo raggiungeremo un giorno (Giovanni 17:24), se abbiamo riconosciuto in Lui il nostro Salvatore.
Abbiamo posto la nostra speranza in Gesù Cristo? Solo Lui può preservarci dal naufragio e condurci al porto desiderato dalle nostre anime (Salmo107:30).
Il fondo del mare dove l’ancora è posata resta nascosto agli occhi dei marinai. Allo stesso modo, non vediamo Gesù con i nostri occhi, ma siamo legati a Lui per mezzo della fede: sappiamo che Egli è vivente e che risponde alle nostre preghiere. Coloro che osservano la nostra vita e ci vedono conservare la fede anche in mezzo alle prove, possono capire che siamo legati a Cristo, sorgente e sostegno della nostra vita.