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giovedì 20 giugno 2019

20 giugno


O Dio, tu mi hai istruito sin dalla mia infanzia, e io, fino a oggi, ho annunziato le tue meraviglie.
Salmo 71:17

Il sentiero dei giusti è come la luce che spunta e va sempre più risplendendo, finché sia giorno pieno.
Proverbi 4:18

“Verso sera ci sarà luce”
Zaccaria 14:7

È bello essere giovani e, anche se purtroppo non sempre è così, avere una buona vista, un udito fine, un passo svelto, una vitalità che non teme la fatica. Ma il credente anziano possiede qualcosa che i giovani non hanno. Ha fatto l’esperienza della fedeltà e della grazia di Dio e può essere testimone delle liberazioni del Signore (Salmo 71:18).
Alla sera della sua vita, il re Davide poteva pregare così: “I nostri giorni sulla terra sono come un’ombra, e non c’è speranza” (1 Cronache 29:15). Egli prendeva coscienza della brevità della vita, ma poteva anche lodare quel Dio che aveva imparato a conoscere e che l’aveva soccorso in tutti i giorni della sua vita.
Se non si ha speranza, se si pensa che tutto finirà con la morte, la vecchiaia è triste e amara. Ma se si conosce il Signore, se  si crede alle sue promesse, si può essere fiduciosi. Anche se “l’uomo esteriore” deperisce, quello interiore “si rinnova di giorno in giorno” (2 Corinzi 4:16). Forse dovremo passare per la malattia, ma i nostri ultimi anni saranno ancora illuminati dalla presenza di Gesù.
È un periodo importante quello della sera della vita: permette di scorrere col pensiero gli anni passati e di vedervi la fedeltà del Signore e la sua misericordia. Periodo d’importanza capitale per coloro che fino ad allora sono rimasti indifferenti all’amore di Dio perché il tempo stringe e la decisione di accettare il Signore va presa senza indugio. Ancora una volta Gesù vi chiama: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28).