Tutte
le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure,
tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, tutte le cose in cui è
qualche virtù e qualche lode, siano
oggetto dei vostri pensieri.
Filippesi 4:8
I nostri pensieri
Potremmo
accontentarci di non pensare a nulla di male?
Anzitutto,
notiamo che difficilmente si rimane in questa condizione. E poi, teniamo
presente che la Scrittura ci propone invece un bel ventaglio di cose a cui
pensare. Oltre alle cose che riguardano i nostri doveri in famiglia e sul
lavoro, possiamo pensare alla testimonianza che dobbiamo rendere, al progresso
dell’Evangelo, alla nostra vita cristiana, al modo in cui piacere al Signore,
al bene dei nostri fratelli e sorelle in fede e di chi ancora non conosce il
Signore.
Abbiamo
letto nel versetto di oggi: “siano
oggetto”. È una ricerca, un impegno a padroneggiare
i nostri pensieri, senza lasciarli vagare qua e là.
Notiamo
che non ci è detto di pensare alle cose tristi, a ciò che ci preoccupa; quelle
cose ci saranno sempre, ma non dovrebbero intasarci la mente perché finirebbero
con l’inaridire la nostra vita (Matteo 6:25-34). Questo non significa essere
superficiali e leggeri, e quando ci sono dei motivi di tristezza e
preoccupazione li porteremo al Signore, e il Signore ci aiuterà ad uscirne
(Salmo 73:21-24). Mai come in questi momenti ci è preziosa l’esortazione
dell’autore della Lettera agli Ebrei a “correre con perseveranza la gara che ci
è proposta fissando lo sguardo su Gesù” (12:2).
All’inizio
della giornata, una preghiera, breve ma sentita, può esserci d’aiuto: “Signore,
orienta i miei pensieri verso il bene!”