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sabato 9 novembre 2019

09 novembre


Fu il loro salvatore in tutte le loro angosce. Non fu un inviato, né un angelo ma lui stesso a salvarli… se li prese sulle spalle e li portò.
Isaia 63:8-9

Io sono il SIGNORE, il tuo Dio… Non temere, perché io sono con te.
Isaia 43:3, 5

Mai soli

In preda allo scoraggiamento, Alice scrisse una lunga lettera alla sua migliore amica, per raccontarle tutta la sua tristezza; ma, invece di spedirla, la mise in un cassetto. Dopo qualche settimana la rilesse e il suo dolore si rinnovò. Così, la strappò in mille pezzi e la gettò in un vaso pieno d’acqua che era sul tavolo. Tutte le parole che esprimevano la sua disperazione vennero cancellate dall’acqua; tutte salvo una. Su un pezzetto di carta rimasto a galla, appariva una scritta. Con cura lo tolse dall’acqua e lo lesse; c’era solo una parola: Dio. Si mise a piangere. Ebbe la sensazione che Dio fosse lì, presente. Dio non l’aveva abbandonata! La ragazza, sentendo la Sua presenza in quel momento così particolare della sua vita, si fece coraggio e cercò in Dio l’aiuto e la consolazione.
Dio non abbandona mai i suoi. In Daniele 3:25 leggiamo che quando i tre giovani Ebrei, deportati a Babilonia, furono gettati nella fornace perché non avevano voluto rinnegare il loro Dio adorando l’idolo, un quarto personaggio, “simile ad un figlio di Dio”, fu visto accanto a loro.
Anche quando Daniele venne gettato nella fossa dei leoni, Dio mandò un angelo per chiudere le fauci di quelle belve (Daniele 6:22).
In una cella di una prigione romana, poco prima della sua esecuzione, l’apostolo Paolo scriveva a Timoteo: “Tutti mi hanno abbandonato… Il Signore però mi ha assistito” (2 Timoteo 4:16-17).
Il nostro Dio è meraviglioso! In ogni circostanza della vita, se confidiamo in Lui, ci promette: “Ti prenderò per la mano; ti custodirò” (Isaia 42:6).