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venerdì 15 novembre 2019

15 novembre


Dirò all'anima mia: Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; riposati, mangia, bevi, divèrtiti. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?”
Luca 12:19-20

Saggia pianificazione del “dopo la morte”

Queste parole vengono utilizzate dalle compagnie di assicurazione per pubblicizzare i prodotti che offrono. Diciamo spesso che bisogna fare le mosse giuste in anticipo per proiettarsi nel futuro senza essere colti alla sprovvista. Queste considerazioni, così normali nel mondo degli affari e indiscutibilmente ragionevoli, si limitano però alle prospettive terrene.
Nella Bibbia, Gesù parla di un uomo i cui affari erano prosperati enormemente, e un giorno si era messo a fare ambiziosi progetti per il futuro, ma non aveva calcolato una cosa: la possibilità di una morte improvvisa. Infatti, quella stessa notte morì. Questo tragico racconto si conclude con questa domanda: “Quello che hai preparato, di chi sarà?” (Luca 12:20).
Ebbene, nulla è più importante del preoccuparsi di quel che ci avverrà dopo la morte. Nessuna compagnia assicurativa può proporci delle garanzie a questo riguardo. È vero che una di queste usa lo slogan: “Pianificare con saggezza il post-morte è una grande prova d’amore”, ma la sua proposta è di preparare delle buone condizioni di vita per i cari che rimangono, non per chi muore. Per l’assicurato nulla è previsto se non il seppellimento del suo corpo senza vita. Gesù invece è passato per la morte, ma ne è uscito vincitore risuscitando dai morti. Solo Lui ha il potere di dare la vita eterna. Egli ha detto che a quanti rifiutano la salvezza che Dio offre ancora oggi, spetta un’eternità di tormenti lontano da Lui (Luca 16:19-31); ma a quelli che avranno creduto in Lui e gli avranno affidato la loro vita sarà riservata una felicità eterna.
Tu sei pronto? L’hai accolto nel tuo cuore come tuo personale Salvatore?