Siete stati lavati, siete stati santificati,
siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito
del nostro Dio.
1 Corinzi 6:11
Un vaso nobile, santificato, utile al
servizio del padrone, preparato per ogni opera buona.
2 Timoteo 2:21
Cinque
caratteristiche del credente
Nel capitolo 14 dell’Evangelo secondo
Giovanni, il Signore Gesù annuncia ai suoi discepoli che sta per lasciarli, per
tornare al Padre suo, avendo compiuta l’opera che gli aveva affidato (Giovanni
17:4). I discepoli stavano per essere lasciati soli in mezzo ad un mondo del
quale ormai non fanno più parte.
Il Signore usa diverse immagini per
descrivere la loro relazione con Lui, immagini che sono applicabili anche a
noi, credenti del tempo attuale:
1. I tralci
della vite (Giovanni 15:5). Non abbiamo valore in noi stessi (Ezechiele
15:1-5), ma attaccati al ceppo, che è Cristo, riceviamo la “linfa” della vita
divina e possiamo portare del frutto per Dio.
2. Suoi amici (Giovanni 15:14), come tali siamo messi al corrente dei
pensieri segreti del Signore, come fu per Abraamo, definito “amico di Dio”, o
per Maria di Betania che ai piedi di Gesù riceveva i suoi insegnamenti
(Giovanni 12:25).
3. Suoi discepoli, “scelti in mezzo al mondo” dal Signore stesso (Giovanni
15:19) per farne testimoni e predicatori, ubbidienti e dipendenti da Lui,
separati dal male che c’è nel mondo.
4. Suoi servi (Giovanni 15:20), ubbidienti non per costrizione o per
obbligo, ma per amore, spinti dal desiderio di fare sempre ciò che piace a Lui,
che è “il Signore”. L’apostolo Paolo amava definirsi: “servo di Gesù Cristo”
(Romani 1:1).
5. Suoi testimoni (Giovanni 15:27) che proclamano la buona notizia della
salvezza e riflettono nella loro vita di ogni giorno le glorie morali di
Cristo.
Questi sono i nostri privilegi, dai quali
derivano anche le nostre responsabilità.