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sabato 16 novembre 2019

16 novembre


Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Matteo 7:21

Che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità.
2 Timoteo 2:25

I due figli
Matteo 21:28-32

Rileggiamo nel Vangelo la parabola dei due figli: “Un uomo aveva due figli. Si avvicinò al primo e gli disse: Figliolo, va' a lavorare nella vigna oggi. Ed egli rispose: Vado, signore; ma non vi andò. Il padre si avvicinò al secondo e gli disse la stessa cosa. Egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, vi andò. Quale dei due fece la volontà del padre? Essi gli dissero: L'ultimo. E Gesù a loro: Io vi dico in verità: I pubblicani e le prostitute entrano prima di voi nel regno di Dio”.
Come lascia intendere Gesù alla fine di questa parabola, i responsabili religiosi della sua epoca pronunciavano delle belle parole, ma i loro cuori non erano retti davanti a Dio e non gli obbedivano. Al contrario, molte persone che vivevano una vita immorale, avevano dei rimorsi, si pentivano dei loro peccati e andavano a Gesù per essere perdonate.
Come allora, questo brano è più che mai attuale. Dio non si aspetta da noi delle belle parole o dei buoni propositi, ma vuole che facciamo un’onesta analisi della nostra vita, dei nostri errori e della nostra indipendenza da Dio. Il giudizio che grava sul nostro stato di peccatori deve indurci a confessare le nostre colpe e a cambiare direzione, rivolgendoci verso Dio, per accettare la salvezza che Egli offre per la fede in Gesù Cristo. Questa è la vera conversione.
Ogni credente deve ricavare da questo testo un richiamo ad essere fedele al suo Signore e a non esitare a correggere i propri comportamenti, se non sono coerenti con l’insegnamento del suo Maestro.