Quand'io
considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai
disposte, che cos'è l'uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell'uomo perché te
ne prenda cura?
Salmo 8:3-4
Che
cos’è l’uomo?
Leggere il Salmo 8
Non sei mai rimasto stupito nell’ammirare
lo splendore delle innumerevoli stelle del cielo? Non ti sei mai sentito
piccolo e impotente di fronte all’immensità del firmamento? Che cosa siamo noi
paragonati all’universo, alla potenza inimmaginabile di quel Dio che ha
riempito lo spazio di miliardi di astri?
Questa contemplazione c’inquieta e nello
stesso tempo ci rasserena spingendoci istintivamente a volgere lo sguardo verso
Dio. La nostra mente, allora, si pone una serie di domande: Chi è quel Dio che
ha creato le stelle? Può egli interessarsi della terra e dell’uomo, che sono
così piccoli e dispersi nell’universo? S’interesserà anche di me personalmente,
uno fra i miliardi di esseri umani che popolano il pianeta?
Le nostre domande si accordano con quelle
poste dal salmista: “Che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo
perché te ne prenda cura?” L’uomo ha una qualche importanza di fronte all’immensità
dell’universo? Ha del valore?
Ebbene sì! Dio s’interessa di ognuno di
noi, si ricorda di noi, perché ognuno di
noi ha un valore immenso ai suoi occhi. Noi non siamo soli, dispersi in un
universo ostile, ma beneficiamo costantemente delle cure del nostro grande Dio
Creatore.
Ancor più rimaniamo meravigliati di fronte
al mistero dell’Evangelo: Dio che viene incontro a noi nel suo Figlio Gesù come
“uomo di dolore”, benché fosse l’unico Uomo al quale sono dovuti gloria ed
onore. Gesù ora è in cielo, “coronato di gloria e di onore a motivo della morte
che ha sofferto” (Ebrei 2:6-9), e nello stesso tempo è con ognuno dei suoi
riscattati.