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mercoledì 13 novembre 2019

13 novembre

Quand'io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos'è l'uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell'uomo perché te ne prenda cura?
Salmo 8:3-4

Che cos’è l’uomo?
Leggere il Salmo 8

Non sei mai rimasto stupito nell’ammirare lo splendore delle innumerevoli stelle del cielo? Non ti sei mai sentito piccolo e impotente di fronte all’immensità del firmamento? Che cosa siamo noi paragonati all’universo, alla potenza inimmaginabile di quel Dio che ha riempito lo spazio di miliardi di astri?
Questa contemplazione c’inquieta e nello stesso tempo ci rasserena spingendoci istintivamente a volgere lo sguardo verso Dio. La nostra mente, allora, si pone una serie di domande: Chi è quel Dio che ha creato le stelle? Può egli interessarsi della terra e dell’uomo, che sono così piccoli e dispersi nell’universo? S’interesserà anche di me personalmente, uno fra i miliardi di esseri umani che popolano il pianeta?
Le nostre domande si accordano con quelle poste dal salmista: “Che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura?” L’uomo ha una qualche importanza di fronte all’immensità dell’universo? Ha del valore?
Ebbene sì! Dio s’interessa di ognuno di noi, si ricorda di noi, perché ognuno di noi ha un valore immenso ai suoi occhi. Noi non siamo soli, dispersi in un universo ostile, ma beneficiamo costantemente delle cure del nostro grande Dio Creatore.
Ancor più rimaniamo meravigliati di fronte al mistero dell’Evangelo: Dio che viene incontro a noi nel suo Figlio Gesù come “uomo di dolore”, benché fosse l’unico Uomo al quale sono dovuti gloria ed onore. Gesù ora è in cielo, “coronato di gloria e di onore a motivo della morte che ha sofferto” (Ebrei 2:6-9), e nello stesso tempo è con ognuno dei suoi riscattati.