Quando le fondamenta sono rovinate, che
cosa può fare il giusto? Il SIGNORE è nel suo tempio santo; Il SIGNORE ha il
suo trono nei cieli; i suoi occhi vedono… i figli degli uomini.
Salmo 11:3-4
Se
le fondamenta sono rovinate…
Leggere il Salmo 11
Noi desideriamo essere felici, sentirci
protetti e al sicuro. È forse possibile? Viviamo in un mondo molto simile a
quello descritto dall’autore del Salmo 11: un mondo frustrato perché nella sua
continua ricerca di sicurezza trova solo rifugi provvisori dalle fondamenta
traballanti.
Dove sono posate le basi della nostra
società che si definisce cristiana? Tutto è instabile e rovinato: la famiglia,
la morale, la pace… ogni principio è messo in discussione! Alcuni sono
scoraggiati e vorrebbero fuggire da questo scenario. Altri, senza porsi domande,
si danno alla ricerca di ricchezza, piacere e potere.
Cosa deve fare il giusto in una simile
situazione? Ma chi è il giusto? Secondo la Bibbia, il giusto è colui che Dio ha
reso giusto grazie alla sua fede nel sacrificio di Cristo; egli ha lo sguardo fisso su Colui che non cambia, su
Dio; il giusto confida in Lui e non in se stesso; non si basa su ciò che è
ammesso nel mondo, ma guarda oltre.
Il giusto dev’essere un testimone
dell’amore, della misericordia e della santità di Dio, in un mondo che lo ha
dimenticato; dev’essere un testimone con il suo modo d’agire oltre che con le sue
parole, un testimone pieno di certezze.
Senza lasciarsi scoraggiare dallo stato in
cui versa il mondo, il giusto dirà, come la sentinella di cui parla Isaia:
“Viene la mattina, e viene anche la notte” (Isaia 21:12): il mattino di un
giorno che non avrà più fine per quelli che avranno creduto in Gesù, la notte
eterna per quelli che lo avranno rifiutato!