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lunedì 11 novembre 2019

11 novembre

(Gesù disse a Tommaso): “Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!”
Giovanni 20:29

La gioia di credere senza vedere
Gesù ci parla: leggere Giovanni 20:24-29

La domenica della sua risurrezione, alla sera, Gesù si presentò ai suoi discepoli, ma Tommaso non era con loro; quando gli dissero “Abbiamo visto il Signore”, Tommaso restò indifferente e scettico, e pretese delle prove concrete. Prima di credere voleva vedere.
La domenica successiva, Tommaso era insieme ai discepoli. Il Signore si presentò nuovamente in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Poi si rivolse a Tommaso e gli mostrò le sue ferite. Quando Tommaso vide i segni dei chiodi, testimonianza delle sofferenze che Gesù aveva sopportato, si rese conto che il Signore conosceva i suoi pensieri più intimi, così come i suoi dubbi e la sua diffidenza nei confronti dei condiscepoli. Gesù, dolcemente, gli rimproverò la sua incredulità e Tommaso, convinto e pentito, esclamò: “Signor mio e Dio mio!”
Allora Gesù gli disse: “Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!” Il Signore stava per salire in cielo. Nessuno avrebbe più potuto vederlo per credere, ma si doveva credere basandosi sulle testimonianze della Bibbia e dando fiducia a quelli che già avevano sperimentato la potenza della fede. Si doveva amare il Signore senza averlo visto e questo avrebbe ricolmato il cuore di gioia (1 Pietro 1:8).
Qualche settimana prima, Tommaso, affezionato al suo Maestro, avrebbe voluto accompagnarlo per morire con Lui (Giovanni 11:16), poi però ha dubitato. Comunque, il fatto che si sia ritrovato coi discepoli la domenica successiva, dimostra che aveva a cuore la verità.
Cerchiamo il Signore e la sua presenza, e amiamo i momenti nei quali i credenti si ritrovano insieme per adorarlo e parlare di Lui.