Così
parla il SIGNORE: “Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa
nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me, perché io ti ho
riscattato”.
Isaia 44:6, 22
Come ha potuto Gesù amarmi così tanto? (2)
«La
gioia del mio amico mi disorientò. Avevo la sensazione di essere come un’ombra,
poiché vedevo nel mio compagno una realtà che io mi ero lasciato sfuggire.
Rientrai a casa con una terribile sensazione di vuoto.
Avevo
allontanato Dio dalla mia vita, ed ora essa girava su se stessa come una
trottola, una trottola composta da un grosso corpo e da una piccolissima base,
e che può stare in piedi solo se gira e gira senza mai fermarsi. Se rallenta,
si rovescia su un lato. Per farla funzionare, bisogna farla girare. Il mio
vortice era così composto: lavorare – divertirsi – mangiare – bere – dormire –
lavorare – divertirsi – mangiare - bere, e così via. Questo ciclo si ripeteva
costantemente. Più la mia vita diventava monotona, più acceleravo il ritmo.
Pensavo che in questo modo sarebbe stata più vivace… ma mi sbagliavo.
Un
giorno mi misi in ginocchio, cercando disperatamente delle parole per
rivolgermi a Colui nel quale non avevo mai voluto credere. Finalmente esclamai:
“Signore, se veramente esisti, tu vedi come sono infelice. Se puoi fare qualche
cosa per me… Se non sono andato troppo lontano… aiutami!”
Compresi
improvvisamente che era stata la mia cattiveria a inchiodare Gesù sulla croce,
ma anche che Gesù mi amava di un amore indicibile. “Come ha potuto amarmi così
tanto?”, mi chiedevo. Ancora oggi non saprei rispondere. Ma da quel giorno, il
mio unico desiderio è stato di vivere
per Lui. Ciò che ha fatto per me, lo farà anche per voi se lo ricevete nel
vostro cuore e nella vostra vita.»
Festo Kivengere
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