Come invocheranno colui nel quale non
hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare?
E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunzi?
Romani 10:14
Noi dunque facciamo da ambasciatori per
Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di
Cristo: siate riconciliati con Dio.
2 Corinzi 5:20
Come
crederanno?
L’anno scolastico è terminato. Mi sto
congedando dagli alunni che ho imparato a conoscere e ad amare durante i mesi
trascorsi a lavorare insieme. Con tristezza realizzo che non rivedrò più la
maggior parte di loro. Ed ecco che un pensiero mi colpisce: È proprio l’ultima
volta che li vedo o forse li rivedrò in cielo con me? E mi viene in mente il
versetto della Lettera ai Romani: “Come crederanno se non c’è chi predica?” Dio
ha colpito la mia coscienza con una freccia. Col mio comportamento ho per lo
meno dimostrato loro cosa significhi essere un vero cristiano?
Cari amici credenti, che prospettiva
felice sapersi al riparo dal giudizio e al sicuro per l’eternità, perché il
nostro Salvatore ci ha amati e ha dato se stesso per noi! Ma stiamo accanto a
tante persone che non condividono questa felicità! Non perdiamo le occasioni di
parlare di lui e annunziare la buona notizia della salvezza. Ascoltiamo la voce
del Signore che ci dice: “Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve
giudicare i vivi e i morti…: predica la
parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci…” (2
Timoteo 4:1, 2).
Chiediamogli anche di essere animati
dallo stesso spirito dell’apostolo Paolo che affermava: “Se evangelizzo, non
debbo vantarmi, poiché necessità me ne è imposta; e guai a me, se non
evangelizzo” (1 Corinzi 9:16).
Alla luce tua che risplende in noi
camminiamo in pace perché siamo tuoi.
E dicendo al mondo ciò che hai fatto Tu
confessiamo il nome del Signor Gesù.