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mercoledì 29 luglio 2020

29 luglio

Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono quelli che la trovano.

Matteo 7:13, 14

 

Una via visibile alla fede

 

“Gli uomini tracciano delle vie sempre più visibili. Le autostrade, ad esempio; da lontano si scorgono queste opere d’ingegno che superano audacemente tutti gli ostacoli, seguendo precise traiettorie che attraversano fiumi, monti e boschi. D’altro canto vi sono, ad esempio in montagna, dei sentieri che rimangono nascosti. Tanto nascosti che sono visti soltanto da chi vi sta camminando.” (P. Zeissig).

Anche Gesù parla di una via. E cosa dice? “Pochi sono quelli che la trovano”. Eppure è la via che conduce alla vita. La sua entrata si chiama la porta stretta. È stretta perché, per oltrepassarla, devo rinunciare al mio egoismo, alle mie passioni, alle mie pretese. Trovare quella porta è accettare di mettere a nudo davanti a Dio, alla Sua luce, tutta la propria vita. In che modo? Andando a Gesù, così come si è, riconoscendo che si ha bisogno della sua grazia e del suo perdono. Allora, cade il peso! È Gesù che ha portato il castigo della mia colpa. La sua pace sostituisce le mie angosce.

Se Gesù è la porta, è anche la via per il credente. La Sua vita sulla terra, descritta nei quattro Vangeli, illumina i suoi passi. Dio è amore e luce. La vita di Gesù ne è stata la trascrizione perfetta. Ecco, la mia via è tracciata.

 

Per chi ha scelto la strada della luce,

per chi ha scelto una vita di fé,

v’è la mano di Dio che lo conduce,

v’è la guida di Cristo suo Re.

Molte altre strade son davanti a noi

che conosciamo oggi il Signor,

ma quella stretta è per i suoi,

strada di gioia e di ristor.