Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

martedì 7 luglio 2020

07 luglio

Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti.

Salmo 19:12

 

Lavami da tutte le mie iniquità e purificami dal mio peccato; poiché riconosco le mie colpe, il mio peccato è sempre davanti a me.

Salmo 51:2, 3

 

La voce della coscienza

 

L’uomo ha una coscienza, piccola voce interiore che gli dice se fa bene o male. Indubbiamente, l’apprezzamento umano del bene e del male varia con le società, le epoche, le culture, ma ciascuno ha un riferimento interiore, la coscienza, ed è proprio sorprendente che ci si senta infelici quando non la si ascolta.

La coscienza distingue tra il bene e il male, dando così all’uomo una vera dimensione morale. Se commettiamo cattive azioni essa diventa una voce accusatrice che ce le ricorda continuamente. Com’è fastidiosa la voce di una coscienza sporca che si tenta di far tacere con un turbine di attività o anche di pratiche religiose! Spesso ciò è inutile, perché essa è molto tenace. Non ci lascia tranquilli, ci dà un senso di disagio, ci turba il sonno… Ci fa comprendere che c’è una giustizia che sta al di sopra di noi, e che un giorno dovremo rendere conto del nostro comportamento. È un effetto della bontà di Dio l’aver dato all’uomo peccatore questo avvertimento interiore.

Però bisogna ascoltarla la voce della coscienza e non farla tacere, perché, a furia di essere disprezzata e ignorata, perde sensibilità e s’indurisce. Questo stato è molto pericoloso, in quanto la coscienza è un segnale d’allarme che, per il nostro vero bene, ci aiuta ad affrontare le questioni fondamentali. Cosa c’è dopo la morte? Come comparire davanti al tribunale divino? Che ne è stato della mia vita? E ci prepara così ad accettare la buona notizia della salvezza che Dio offre per mezzo di Gesù.