Allo stadio, gli alunni di
parecchie scuole stanno partecipando a un incontro di atletica. Suddivisi in
vari gruppi, secondo l’età, sanno che sarà consegnata una coppa ai migliori
concorrenti di ogni categoria. La gara di corsa comporta due tipi di
competizioni: corsa di velocità e corsa di resistenza.
La Bibbia ci presenta la figura di un
corridore per far capire che il credente ha davanti a sé una mèta. Come un
atleta che produce il massimo sforzo per raggiungere il traguardo, l’apostolo
Paolo correva “verso la mèta” (Filippesi 3:14). Era stato “afferrato da
Cristo”; la sua vita era stata trasformata radicalmente. Lasciando da parte
ogni cosa che potesse distrarlo, tendeva con tutto il suo essere verso Cristo.
La nozione di costanza e di resistenza
è anche espressa negli altri versetti citati in capo a questo foglietto. La corsa
della fede ha uno scopo: essere con Cristo nella gloria. Non dobbiamo lasciarci
fermare o rallentare da tutto quello che potrebbe intralciare questa corsa: le
difficoltà, le preoccupazioni, ma anche il peccato.
Il cristiano deve contare su Dio per “finire
la corsa” (2 Timoteo 4:7) ed ottenere il premio del vincitore. Il nutrimento
e la forza che trova nella lettura della Bibbia e nella preghiera
lo stimolano a correre con perseveranza, “fissando lo sguardo su Gesù”.