Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.
Quale lettore della Bibbia non è
stato sorpreso – ed in seguito meravigliato – dall’inizio del vangelo di
Giovanni? È come un inno che celebra “La Parola”, “il Verbo”. Ci apre uno
scorcio sul passato, tanto lontano quanto lo possa immaginare l’uomo, fino
all’origine dei tempi, quando non c’era ancora niente di creato, quando c’era
solo Dio. Ebbene, questi versetti ci dicono che già allora c’era la Parola.
Così è proclamata la sua esistenza eterna; e non solo l’esistenza, ma anche la
sua posizione e la sua natura. La Parola era con Dio, distinta da Dio e, nello
stesso tempo, la Parola era Dio.
Ma possiamo chiederci: che cos’era questa
Parola? Il testo del vangelo ci dice che è una persona. E i versetti
che seguono ci rivelano che questa persona è il Signore Gesù.
Il suo nome, la Parola, sottolinea parecchi
aspetti della sua gloria. Egli è il Creatore, è colui che rivela il
Padre, che dà ai credenti la vita di Dio. Nell’Antico Testamento vediamo
quanto sia potente la Parola di Dio: “Egli parlò e la cosa fu” (Salmo 33:6). Il
Nuovo Testamento ci dice che tutto è stato creato dalla Parola, il Figlio di
Dio (Giovanni 1:3; Colossesi 1:16). Attraverso la sua parola, Dio fa conoscere
i suoi pensieri. E Gesù rivela il Padre e i suoi piani d’amore e di gloria.
“La tua parola mi fa vivere”, diceva l’autore del Salmo 119 (v. 50). Il Nuovo
Testamento ci fa conoscere Gesù, per mezzo del quale Dio dà, a chi crede, una
vita nuova: la vita eterna (Giovanni 5:26).