Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

sabato 5 novembre 2022

05 novembre - L’impossibile è diventato possibile

Nicodemo disse a Gesù: “Come può un uomo nascere quando è già vecchio?… Come possono avvenire queste cose?”
Giovanni 3:4-9
 
Nessuna parola di Dio rimarrà inefficace.
Luca 1:37
 

L’impossibile è diventato possibile

Uno scrittore francese del 20° secolo descrive tutto il dramma della condizione umana. Fa dire all’eroe di una sua opera: “Ma quando non si ama la propria vita, quando si sa che bisognerebbe cambiare tutto, non si ha scelta. Come fare per essere un altro? Impossibile.” È la conclusione di quell’uomo moderno, smarrito nei propri pensieri e nelle sue azioni, in rivolta contro una situazione nella quale, in fondo, si compiace.

Eppure, dalla venuta di Cristo, l’impossibile è diventato possibile. L’Evangelo è un messaggio di speranza. Qualunque sia il nostro passato, per quanto grandi siano le nostre colpe, possiamo diventare degli esseri nuovi. Per questo, secondo quanto ha detto Gesù, dobbiamo “nascere di nuovo”, a una vita nuova. Ma non illudiamoci! Ammirare Gesù, il suo altruismo, la sua compassione ed integrità, non basta. Devo riconoscere la mia incapacità di imitarlo e la necessità di ricevere la sua stessa vita. Egli ha reso questo possibile perché ha portato il castigo dei miei peccati sulla croce. E bisogna che io gli creda!

Quando abbiamo creduto, per mezzo del suo Spirito, Dio fortifica questa nuova vita che ci ha dato. Essa mantiene una freschezza, una gioia, un amore che non svaniscono, se rimaniamo attaccati a Gesù, vivendo, per fede, vicino a lui. Senza Cristo, separati da lui, non possiamo fare nulla. Ma con lui e per mezzo di lui possiamo veramente cambiare e vivere. Vivere liberati dai nostri impulsi di egoismo; vivere nella gioia, al servizio di Dio.


6 NOVEMBRE martedì

 

Anche noi un tempo eravamo insensati, ribelli, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e piaceri, vivendo nella cattiveria e nell’invidia, odiosi e odiandoci a vicenda. Ma quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, egli ci ha salvati.

Tito 3:3-5

 

Il giudice e il condannato

Charles Colson, un anziano consigliere del presidente Nixon, compromesso nella vicenda del Watergate, venne imprigionato per parecchi mesi. Ma si convertì al Signore, e ora si è consacrato all’evangelizzazione nelle prigioni americane. Spesso al suo gruppo Amicizie in carcere si uniscono altri volontari che visitano i carcerati per dare testimonianza della loro fede.

Dopo una di queste visite, al momento di passare per il controllo all’uscita, Colson constatò che uno dei volontari, il giudice Clement, non aveva seguito il gruppo. Preoccupato, ritornò sui suoi passi e trovò il giudice nella cella di un detenuto, James Brewer. “Solo un minuto – disse il giudice a Colson. – È importante. Sono io che ho condannato a morte James. Ma ora è un mio fratello in fede ed abbiamo bisogno di un minuto per pregare insieme".

Colson racconta: “Rimasi impietrito sulla soglia della cella. Davanti a me c’erano due uomini; uno aveva il potere, l’altro era un detenuto; uno era un bianco, l’altro un nero; uno aveva condannato l’altro alla pena capitale. In qualunque altra situazione, quel detenuto sarebbe stato pronto a strangolare il giudice con le sue mani nude: cos'aveva da perdere? che rischio correva ormai? Ma lì erano uno, ambedue appartenenti al "regno di Dio", e i loro visi riflettevano una straordinaria espressione di felicità, mentre pregavano insieme.”

Uscendo dalla prigione, il giudice Clement, molto commosso, mi spiegò di aver pregato per Brewer ogni giorno, fin da quando l’aveva condannato, quattro anni prima.


7 NOVEMBRE mercoledì