Sono troppo piccolo
“Poi venne l’angelo del SIGNORE e si sedette sotto il terebinto d’Ofra, che apparteneva a Ioas, abiezerita; e Gedeone, figlio di Ioas, trebbiava il grano con il torchio, per nasconderlo ai Madianiti. L’angelo del SIGNORE gli apparve e gli disse: «Il SIGNORE è con te, o uomo forte e valoroso!» Gedeone gli rispose: «Ahimé, mio signore, se il SIGNORE è con noi, perché ci è accaduto tutto questo? Dove sono tutte quelle sue meraviglie che i nostri padri ci hanno narrate dicendo: ‘Il SIGNORE non ci ha forse fatti uscire dall’Egitto?’ Ma ora il SIGNORE ci ha abbandonati e ci ha dati nelle mani di Madian»” (Giudici 6:11-13)
La prima reazione di Gedeone al saluto dell’angelo del Signore fu quella di chi è pieno di dubbi per la situazione in cui si trova.
Gedeone conosceva la storia di Israele ed era affascinato dalle meraviglie che aveva sentito, ma la sua risposta tradisce una certa delusione verso Dio. Come mai il Signore, il Dio potente che ha liberato Israele dall’Egitto, sembrava non muovere un dito per cambiare la situazione difficile in cui ora essi si trovavano a causa dei Madianiti? Gedeone era convinto che il Signore avesse abbandonato il suo popolo.
Gedeone è un personaggio in cui molti di noi potrebbero rispecchiarsi. Come Gedeone siamo spesso piuttosto bravi a vedere i problemi, aspettandoci che Dio faccia qualcosa per risolverli. Ma, come accadde a Gedeone, non sempre la risposta di Dio incontra il nostro gradimento.
Infatti la risposta di Dio non fu quella che Gedeone si sarebbe atteso:
“Allora il SIGNORE si rivolse a lui e gli disse: «Va’ con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non sono io che ti mando?»” (Gc 6:14).
Gedeone avrebbe voluto che Dio liberasse Israele dalla mano di Madian, ma non si sarebbe mai aspettato di essere lui lo strumento che Dio aveva scelto per farlo!
L’angelo del Signore si era rivolto fin dal principio a Gedeone con l’epiteto di uomo forte e valoroso.
Le parole dell’angelo del Signore “Va’ con questa tua forza...” dimostrano che Dio vedeva già chiaramente ciò che Gedeone non riusciva a vedere. Gedeone era davvero forte e valoroso e lo avrebbe presto dimostrato sul campo, ma non se ne rendeva ancora conto. Infatti, egli non si sentiva all’altezza del difficile compito:
“Egli rispose: «Ah, signore mio, con che salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre» ” (Giudici 6:15).
La sua famiglia non era certo una delle più nobili ed all’interno della sua famiglia egli non pensava certo di essere l’individuo più rappresentativo.
Egli si sentiva povero e piccolo per quel compito. Chi lo avrebbe mai seguito?
Notiamo che c’è una grande discordanza tra il modo in cui Dio vede Gedeone (forte e valoroso) e il modo in cui Gedeone vede sé stesso (povero e piccolo).
Non dobbiamo credere però che Dio si diverta a prendere degli individui inadatti per un compito quando ce ne sarebbero altri più adatti. Egli si compiace di prendere degli individui adatti che, però, potrebbero non sapere ancora di esserlo. In questo modo essi non avendo fiducia nelle proprie possibilità possono dipendere totalmente da lui.
Gedeone fu un personaggio piuttosto recalcitrante ad accettare l’incarico che Dio volle affidargli, infatti leggendo il prosieguo della storia vediamo che egli richiese in seguito ancora delle conferme a Dio per essere sicuro che Dio volesse salvare Israele proprio per mano sua (Giudici 6:36-40).
Alla fine però Gedeone dovette arrendersi a fare ciò che Dio gli stava chiedendo.
Che Gedeone fosse davvero un uomo forte e valoroso, l’uomo giusto per quell’incarico, nonostante il suo atteggiamento rinunciatario, è evidente dal fatto che fu in grado di sconfiggere i Madianiti proprio come Dio aveva previsto.
Come nel caso di Geremia, Dio ha scelto bene.
Il successo di Gedeone, come il successo di qualunque altro uomo che Dio ha usato è dipeso da un ingrediente fondamentale. Dio lo rassicurò come fece con Geremia:
“Il SIGNORE gli disse: «Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo»” (Gc 6:16).
“Io sarò con te”.
Quando Dio garantisce la sua presenza, non abbiamo nulla da temere.
(segue domani)
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