Gesù uscì di nuovo verso il mare; e tutta la gente andava da Lui, ed Egli insegnava loro. E, passando, vide Levi, figlio d'Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”.
Marco
2:13-14
“Venite
a me, … imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore”.
Matteo
11:28.29
Lo
sguardo del Signore Gesù
All’inizio
dell’Evangelo di Marco troviamo il Signore in diversi luoghi e fra gruppi di
persone differenti: nelle sinagoghe, nella casa di Pietro, nei villaggi della
Galilea, sulla riva del mare di Galilea…
Tuttavia,
in mezzo alle folle, Gesù distingue alcune persone particolari: nella sinagoga
libera un uomo posseduto da uno spirito immondo (Marco 1:23-27), nella casa di
Pietro guarisce sua suocera (v. 29-31), quando attraversa la Galilea guarisce
un lebbroso (v. 40-42) e, sulla riva del mare, attorniato dalla folla, vede
Levi, seduto al suo posto di lavoro, al banco delle imposte (2:13-14). Gesù
conosce i pensieri di Levi e sa che è pronto a seguirlo. La semplice chiamata
“Seguimi” è accolta in modo positivo e immediato.
Anche
noi, nelle nostre attività quotidiane, siamo sovente sperduti in mezzo alla
folla. Forse siamo numerosi sul posto di lavoro, nella nostra scuola o nelle
strade della nostra città, e possiamo pensare che nessuno si accorga di noi,
che nessuno si curi di noi; ma, oggi come allora, Gesù ci vede in mezzo alla
folla, conosce il nostro cuore e ci
indirizza un appello personale:
–
Vieni e impara a conoscermi.
–
Seguimi sul cammino che porta alla
vita: “Io sono la via, la verità e la vita, nessuno viene al Padre se non per
mezzo di me” (Giovanni 14:6).