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martedì 26 agosto 2025

26 agosto - La preghiera di Abraamo

Abraamo rimase… davanti al SIGNORE.

Genesi 18:22

Dio si ricordò d’Abraamo, quand’Egli distrusse le città della pianura (Sodoma e Gomorra) e fece scampare Lot al disastro.

Genesi 19:29

 

La preghiera di Abraamo

 

Dio ha appena comunicato al patriarca Abraamo una terribile notizia: Sodoma, la città depravata, sta per essere distrutta. Abraamo vive sulla montagna, lontano da quella città e quindi al riparo dalla distruzione, ma Lot suo nipote è andato a vivere proprio a Sodoma, in mezzo a quegli uomini corrotti. Lui è un uomo giusto (2 Pietro 2:7), ma corre il rischio di essere distrutto insieme a tutti gli altri.

Abraamo, uomo di fede, supplica Dio in favore della città: “Forse ci sono cinquanta giusti nella città; davvero farai perire anche quelli?” (Genesi 18:24). Poi continua: e se ce ne sono quarantacinque?… E se ce ne sono dieci? Con grande pazienza Dio risponde all’insistenza di Abraamo (Isaia 41:8) e gli promette di risparmiare la città se vi si troveranno almeno dieci giusti. Abraamo rimane solo e passa la notte insonne. Al mattino presto esce dalla sua tenda e dal monte guarda verso Sodoma: la città è un immenso rogo. Evidentemente non c’erano nemmeno dieci giusti! L’intercessione di Abraamo è stata dunque inutile? No! Il suo Dio è un Dio fedele. Egli non ha potuto risparmiare la città perché interamente pervertita, ma si è ricordato di Abraamo e della sua supplica. Con grande misericordia ha fatto uscire dalla città Lot, sua moglie e due figlie.

Anche a noi può sembrare, a volte, che le nostre preghiere siano state inutili e che tutto sia perduto. No. Confidiamo sulla fedeltà di Dio che ascolta la preghiera dei Suoi e onora la loro fede (Salmo 65:2). “La Sua misericordia si estende di generazione in generazione su quelli che lo temono” (Luca 1:50).