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domenica 8 marzo 2015

Bethel 2014 - Parole di una grande Salvezza (Capitolo 5 appendice)

Approfondimento

Espiazione, propiziazione, sostituzione: il giorno delle Espiazioni.

Nel capitolo 16 di Levitico troviamo una bella figura dei concetti che abbiamo esaminato in questa parte. Il sommo sacerdote doveva offrire a Dio un sacrificio “per sé stesso e per i peccati del popolo” (Ebrei 9:7). Con un rituale complesso egli doveva sacrificare un toro e un capro. Un secondo capro invece, simbolicamente carico dei peccati del popolo, doveva essere mandato a morire nel deserto. Tirando a sorte uno dei capri era designato “il SIGNORE” e l’altro “per Azazel”. Dopo che era stato sacrificato il toro per il sommo sacerdote e la sua casa (inclusi senza dubbio tutti i Leviti), il capro designato al SIGNORE veniva sacrificato come offerta per il peccato. Il capro per Azazel veniva “messo vivo davanti al SIGNORE, perché serva a fare l'espiazione per mandarlo poi ad Azazel nel deserto” (v.10). L’espiazione per questo capro vivo derivava dal sangue del capro sacrificato per il SIGNORE, che era stato appena ucciso quale offerta per il peccato. Il valore del sangue, cioè della vita, del capro ucciso passava così al capro vivo, cioè al capro per Azazel. Quindi, benché non venisse ucciso dal sacerdote, questo capro vivo acquistava valore espiatorio. Il fatto che veniva presentato dinanzi al SIGNORE indica evidentemente che Egli riconosceva il trasferimento del valore espiatorio.
Entrambi i capri dovevano essere senza difetto. Dopo avere sacrificato il capro per il SIGNORE, il sommo sacerdote poneva le mani sulla testa del capro vivo e confessava su di esso i peccati del popolo. Poi questo capro veniva mandato via, portato nel deserto a morire. Così il capro per Azazel simbolicamente portava via i peccati commessi dal popolo, scomparendo con quelli nel deserto.
Notiamo che i due capri erano considerati un’unica offerta per il peccato (v.5); il primo capro veniva sacrificato, mentre il secondo veniva mandato via nel deserto, simbolo del perdono che Dio concede a quelli che si pentono. “Come è lontano l'oriente dall'occidente, così ha egli allontanato da noi le nostre colpe” (Salmo 103:12).

Il capro “per Azazel” prefigura il sacrificio di Gesù Cristo, il quale, con il Suo sangue versato, ha allontanato definitivamente il peccato di chiunque crede.