Approfondimento
Espiazione, propiziazione, sostituzione: il
giorno delle Espiazioni.
Nel
capitolo 16 di Levitico troviamo una bella figura dei concetti che abbiamo esaminato
in questa parte. Il sommo sacerdote
doveva offrire a Dio un sacrificio “per
sé stesso e per i peccati del popolo” (Ebrei 9:7). Con un rituale complesso
egli doveva sacrificare un toro e un capro. Un secondo capro invece,
simbolicamente carico dei peccati del popolo, doveva essere mandato a morire
nel deserto. Tirando a sorte uno dei capri era designato “il SIGNORE” e l’altro
“per Azazel”. Dopo che era stato sacrificato il toro per il sommo sacerdote e
la sua casa (inclusi senza dubbio tutti i Leviti), il capro designato al
SIGNORE veniva sacrificato come offerta per il peccato. Il capro per Azazel
veniva “messo vivo davanti al SIGNORE, perché serva a fare l'espiazione per
mandarlo poi ad Azazel nel deserto” (v.10). L’espiazione per questo capro vivo
derivava dal sangue del capro sacrificato per il SIGNORE, che era stato appena
ucciso quale offerta per il peccato. Il valore del sangue, cioè della vita, del
capro ucciso passava così al capro vivo, cioè al capro per Azazel. Quindi,
benché non venisse ucciso dal sacerdote, questo capro vivo acquistava valore
espiatorio. Il fatto che veniva presentato dinanzi al SIGNORE indica
evidentemente che Egli riconosceva il trasferimento del valore espiatorio.
Entrambi
i capri dovevano essere senza difetto. Dopo avere sacrificato il capro per il
SIGNORE, il sommo sacerdote poneva le mani sulla testa del capro vivo e
confessava su di esso i peccati del popolo. Poi questo capro veniva mandato
via, portato nel deserto a morire. Così il capro per Azazel simbolicamente
portava via i peccati commessi dal popolo, scomparendo con quelli nel deserto.
Notiamo
che i due capri erano considerati un’unica offerta per il peccato (v.5); il
primo capro veniva sacrificato, mentre il secondo veniva mandato via nel
deserto, simbolo del perdono che Dio concede a quelli che si pentono. “Come è lontano l'oriente dall'occidente,
così ha egli allontanato da noi le nostre colpe” (Salmo 103:12).
Il
capro “per Azazel” prefigura il sacrificio di Gesù Cristo, il quale, con il Suo
sangue versato, ha allontanato definitivamente il peccato di chiunque crede.