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martedì 3 marzo 2015

3 Marzo

Lo stolto ha detto in cuor suo: "Non c'è Dio".
Salmo 14:1

Ma l'uomo muore e perde ogni forza; il mortale spira, e dov'è egli?
Giobbe 14:10

I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l'opera delle sue mani.
Salmo 19:1

Una scelta da fare (I)

Un mattino, gli abitanti di New York che si affrettavano verso la metropolitana della 110ª strada di Manhattan lessero su un muro questo slogan: "Dio è morto - Nietzsche".
Qualche giorno dopo, un altro passante aveva scritto sotto: "Nietzsche è morto - Dio".
Quelli che saranno passati davanti alle due scritte avranno ben riflettuto, ciascuno per sé.
Da un lato, l'affermazione di un uomo, filosofo famoso, che rifiuta l'esistenza di Dio. Benché si sia stato, umanamente, un sapiente, stimato tale dai contemporanei, compare nella lunga lista di tutti quelli che la Bibbia definisce "stolti". Il suo esempio conferma ciò che leggiamo in 1 Corinzi 1:21: "Il mondo, mediante la propria sapienza, non ha conosciuto Dio". Eppure la creazione e tutte le sue meraviglie, di per sé, sono già una dimostrazione dell'esistenza di Dio; "infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili" (Romani 1:20).
Dall'altro lato, una risposta del Creatore, solenne, non eludibile. La sentenza riportata nelle prime pagine della Bibbia "certamente morrai" (Genesi 2:17) è sempre stata eseguita. E per ogni essere umano si pone la questione dell'aldilà.
Amico lettore, ti supplichiamo di prenderti del tempo per riflettere. Puoi credere a Nietzsche o credere a Dio. Il tuo avvenire eterno dipende da questa scelta.

(segue e si conclude domani)