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martedì 10 marzo 2015

10 Marzo

Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma sulla via dei peccatori, né si siede in compagnia degli schernitori; ma il cui diletto è nella legge dell'Eterno, e su quella legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il frutto nella sua stagione.
Salmo 1:1-3

Fragilità delle nostre radici

Una gigantesca sequoia della California stava deperendo. Era considerata uno dei più vecchi alberi della terra. Gli esperti forestali erano decisi a fare tutto il possibile per salvarla, ma non s'accordarono sul rimedio da adottare; raccomandarono cure culturali, concimazione, ma nulla di veramente preciso ed efficace.
Nel corso degli anni, le radici superficiali dell'albero si erano trovate esposte alle intemperie ed erano state calpestate da migliaia di turisti. Una guardia forestale ebbe l'idea di far portare tonnellate di terra e rovesciarle sulle radici ormai a nudo. La sua esperienza gli aveva insegnato che quelle conifere erano molto sensibili alle "offese dell'uomo". I risultati andarono oltre ogni speranza. Il gigante riprese forza e salute.
Dio, il nostro Creatore, ha dato anche una grande sensibilità alla nostra anima, al nostro spirito. Se non stiamo attenti, Satana li farà "calpestare" da coloro che lo seguono, perché in questo mondo molti sono quelli che non temono Dio e non rispettano i loro simili; il contatto con loro è dannoso perché "le cattive compagnie corrompono i buoni costumi" (1 Corinzi 15:33).

Se le risorse stesse della nostra salute morale e della nostra vita spirituale sono in pericolo, affondiamo le nostre radici nella Parola di Dio.