Dacci oggi
il nostro pane quotidiano.
Matteo 6:11
Dividi il
tuo pane con chi ha fame.
Isaia 58:7
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano” (V)
Quando
iniziamo a guadagnarci da vivere, crediamo che questo avvenga grazie ai nostri
propri sforzi, al nostro lavoro; pensiamo di averlo meritato. Ma non dobbiamo
dimenticare che tutto ciò che abbiamo è un dono di Dio. Non solo è lui che dà
la salute e le forze per lavorare e nutrirsi, ma dà fertilità alla terra.
L’uomo può seminare e innaffiare, ma è Dio che fa crescere (1 Corinzi 3:6)
Chiediamo
dunque a Dio di sovvenire ogni giorno ai bisogni dei nostri corpi (Matteo
6:11). E non dimentichiamo di ringraziarlo per quello che ci dà. È un Padre
benevolo, fedele alle sue promesse. Perché essere inquieti? Un bambino non si
preoccupa per il suo nutrimento; sa che i genitori gli daranno ciò di cui ha
bisogno. Dobbiamo contare sul nostro Dio con la stessa fiducia. Per
quanto possano essere difficili le condizioni della nostra esistenza, un giorno
potremo dire come Davide: “Io sono stato giovane e sono anche diventato
vecchio, ma non ho mai visto il giusto abbandonato” (Salmo 37:25). Allora
loderemo Dio per la sua fedeltà, lui che ha cura dei suoi con
tutte le loro necessità, fisiche e spirituali.
Ma nessuno
può chiedere il nutrimento per sé, dimenticando quelli che non l’hanno. Il
Signore, nella sua saggezza e nella sua grazia, ci renda capaci di chiedere, di
ricevere e di condividere il “nostro pane quotidiano”.
Chiediamo dunque a Dio di sovvenire ogni giorno ai bisogni dei nostri corpi (Matteo 6:11). E non dimentichiamo di ringraziarlo per quello che ci dà. È un Padre benevolo, fedele alle sue promesse. Perché essere inquieti? Un bambino non si preoccupa per il suo nutrimento; sa che i genitori gli daranno ciò di cui ha bisogno. Dobbiamo contare sul nostro Dio con la stessa fiducia. Per quanto possano essere difficili le condizioni della nostra esistenza, un giorno potremo dire come Davide: “Io sono stato giovane e sono anche diventato vecchio, ma non ho mai visto il giusto abbandonato” (Salmo 37:25). Allora loderemo Dio per la sua fedeltà, lui che ha cura dei suoi con tutte le loro necessità, fisiche e spirituali.
Ma nessuno può chiedere il nutrimento per sé, dimenticando quelli che non l’hanno. Il Signore, nella sua saggezza e nella sua grazia, ci renda capaci di chiedere, di ricevere e di condividere il “nostro pane quotidiano”.
(segue il 21 luglio)