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sabato 9 luglio 2016

9 Luglio

Il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.
Romani 14:17

Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l’Onnipotente, ha stabilito il suo regno. Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello.
Apocalisse 19:6-7

“Venga il tuo regno” (III)

Sì, Signore, venga il tuo regno! (Matteo 6:10). Questa preghiera sale spontaneamente dai nostri cuori, quando sentiamo parlare di guerra e di oppressione. Aspiriamo alla venuta del regno di Dio che porterà la giustizia, la pace, la prosperità!
Tuttavia, non illudiamoci; questo non capiterà prima che sia giudicata l’umanità che ancora oggi è contro Dio. Ciò significa che questa preghiera sia solo per il futuro? No, ha già una portata presente. Chi si sottomette a Cristo entra, fin da ora, in un campo morale nuovo, nel regno di Dio, e ne gusta le benedizioni: “Giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo” (1 Corinzi 14:17).
Entrare nel regno di Dio è rinunciare alla propria indipendenza. È un atto difficile, perché l’autorità del Signore fa andare in frantumi il trono del nostro “io”, e infrange il nostro tenace desiderio di governarci senza di lui. Ma è anche un atto vitale. Invece di vivere per noi stessi, sempre insoddisfatti, si gusta la gioia di vivere per il Signore Gesù. E non saremo più preoccupati, poiché Egli dirige la nostra vita con saggezza e amore.
Cristiani, desideriamo che il Signore ci guidi? Glielo chiediamo ogni giorno? Allora il suo Spirito ci farà conoscere ed apprezzare le sante leggi del regno di Dio contenute nella sua Parola, e ci renderà capaci di metterle in pratica.

(segue il 15 luglio)