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giovedì 21 luglio 2016

21 Luglio

Perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo a ogni nostro debitore.
Luca 11:4

Perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.
Efesini 4:32

Cristo ha sofferto per voi… Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi.
1 Pietro 2:21-23


“Perdonaci i nostri peccati” (VI)

Abbiamo tanto bisogno di perdono per le nostre anime, quanto di cibo per i nostri corpi. Ricordando la preghiera citata sopra, come chiediamo a Dio di non farci portare le conseguenze dei nostri peccati, così noi stessi dobbiamo perdonare a quelli che ci hanno fatto dei torti.
Ebbene, noi che siamo tanto sensibili alle offese, pensiamo a quelle che facciamo a Dio. Esse lo disonorano e ci impediscono di godere del suo amore. Il peso della nostra colpevolezza, anche se la respingiamo, grava sulla coscienza, ed è sorgente di tante sofferenze. Ma ecco il messaggio essenziale del Vangelo: Gesù Cristo ha pagato il debito delle nostre offese! Ma non basta supplicare per ottenere il perdono; dobbiamo riconoscere le nostre colpe e andare al Signore, così come siamo.

Quando gustiamo il perdono di Dio, diventa anche chiaro che dobbiamo perdonare quelli che ci hanno fatto dei torti. Ma come rispondere a un’offesa? Non possiamo negare ciò che è avvenuto, e neppure riconciliarci a buon mercato senza trattare a fondo il problema. Che fare? Andare da quelli che ci hanno offeso, con uno spirito umile, pronti anche a riconoscere i nostri stessi torti. Questo procedimento non è facile, ma permette la guarigione. Portare il perdono è imitare Gesù e rendere quello di cui noi stessi abbiamo beneficiato.