O
voi tutti che siete assetati, venite alle acque.
Isaia 55:1
A
chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita.
Apocalisse 21:6
Gesù
disse: “Chi crede in me non avrà mai più sete”.
Giovanni 6:35
L’otre era
vuoto!
Riassunto di un racconto della Bibbia (Genesi
21:9-20)
Maltrattata
da Sara sua padrona, scacciata di casa da Abraamo suo padrone, Agar, serva
egiziana, fugge nel deserto. Se ne va, praticamente senza risorse, solo con del
pane, un otre d’acqua e il figlio che aveva avuto dal suo padrone. Ella vaga
senza trovare rifugio, e quando l’acqua dell’otre si esaurisce, intravede la
morte prossima di suo figlio e si allontana da lui dicendo: “Che io non veda
morire il bambino!” (Genesi 21:16).
Agar
lo mette sotto a un arboscello e piange. Chi può avere compassione di lei? Chi
può soccorrerla? Nessuno passerà di là; e anche se passasse qualcuno, avrebbe
forse pietà di quella donna? Ma l’Eterno che “percorre con lo sguardo tutta la
terra” (2 Cronache 16:9), manda un angelo che dice ad Agar: “Non temere, perché
Dio ha udito la voce del ragazzo”… “Dio le aprì gli occhi ed ella vide un
pozzo… e diede da bere al ragazzo” (Genesi 21:17-19).
Noi
assomigliamo molto ad Agar! Abbiamo esaurito l’acqua dell’otre, figura delle
risorse umane, e non vediamo la sorgente
inesauribile che Dio ha preparato per noi. “I ruscelli di Dio son pieni
d’acqua” (Salmo 65:9). Basta avvicinarsi e bere. “Se qualcuno ha sete – dice il
Signore – venga a me e beva” (Giovanni 7:37). Non rimaniamo scoraggiati,
assetati di pace e di felicità. Beviamo quest’acqua che dà la vita e
dissetiamoci.