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domenica 18 giugno 2017

18 giugno

O voi tutti che siete assetati, venite alle acque.
Isaia 55:1

A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita.
Apocalisse 21:6

Gesù disse: “Chi crede in me non avrà mai più sete”.
Giovanni 6:35

L’otre era vuoto!
Riassunto di un racconto della Bibbia (Genesi 21:9-20)

Maltrattata da Sara sua padrona, scacciata di casa da Abraamo suo padrone, Agar, serva egiziana, fugge nel deserto. Se ne va, praticamente senza risorse, solo con del pane, un otre d’acqua e il figlio che aveva avuto dal suo padrone. Ella vaga senza trovare rifugio, e quando l’acqua dell’otre si esaurisce, intravede la morte prossima di suo figlio e si allontana da lui dicendo: “Che io non veda morire il bambino!” (Genesi 21:16).
Agar lo mette sotto a un arboscello e piange. Chi può avere compassione di lei? Chi può soccorrerla? Nessuno passerà di là; e anche se passasse qualcuno, avrebbe forse pietà di quella donna? Ma l’Eterno che “percorre con lo sguardo tutta la terra” (2 Cronache 16:9), manda un angelo che dice ad Agar: “Non temere, perché Dio ha udito la voce del ragazzo”… “Dio le aprì gli occhi ed ella vide un pozzo… e diede da bere al ragazzo” (Genesi 21:17-19).

Noi assomigliamo molto ad Agar! Abbiamo esaurito l’acqua dell’otre, figura delle risorse umane, e non vediamo la sorgente inesauribile che Dio ha preparato per noi. “I ruscelli di Dio son pieni d’acqua” (Salmo 65:9). Basta avvicinarsi e bere. “Se qualcuno ha sete – dice il Signore – venga a me e beva” (Giovanni 7:37). Non rimaniamo scoraggiati, assetati di pace e di felicità. Beviamo quest’acqua che dà la vita e dissetiamoci.