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mercoledì 21 giugno 2017

21 giugno

Noi predichiamo Cristo crocifisso…, per gli stranieri pazzia, ma per quelli che sono chiamati…, Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.
1 Corinzi 1:23-25

Una pazzia saggia, una debolezza forte

Come osare parlare della “follia di Dio”, della “debolezza di Dio”? Dio non è forse il Creatore, l’Onnipotente? Certamente, ma per venire incontro alla sua creatura, il Figlio di Dio si è fatto uomo. Per salvare coloro che si affidano a lui, non ha usato la sua potenza creatrice o di giudizio, ma ha accettato di morire su una croce.
Tale è il messaggio della croce. È quella la “debolezza di Dio e la pazzia di Dio”. Una pazzia e una debolezza per il mondo incredulo ma che, per il credente, sono la potenza e la sapienza di Dio!
Come mai è così? Perché, per mezzo della morte di Gesù, l’amore e la giustizia di Dio hanno trionfato sulle forze del male e dell’odio. Ciò che i sapienti e i potenti di questo mondo non hanno mai potuto compiere, cioè la liberazione dal male interiore, il Figlio di Dio lo ha compiuto in chi si affida a lui.

Pensiamo alla vita di Gesù. A noi, che spesso ricerchiamo l’indipendenza e il dominio, Dio si è rivelato in Gesù con le caratteristiche e l’umiltà di uno che serve. Non aveva “dove posare il capo” (Luca 9:58), ha conosciuto il freddo, la fatica, la fame e la sete, lo scherno, l’odio, l’ingiustizia, la crocifissione, la morte. Egli è rimasto fedele alla sua missione che era di onorare Dio e di salvare coloro che avrebbero creduto in lui. Con la sua morte, ci ha rivelato la forza del perdono e la supremazia dell’amore.