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venerdì 23 giugno 2017

23 giugno

Amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio… Dio è amore.
1 Giovanni 4: 7, 8

Amate i vostri nemici… pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano.
Matteo 5:44

Racconto di un prigioniero rumeno

Mi trovavo in prigione per la mia fede ed ero gravemente malato; di fianco a me c’era un pastore di nome Iscu. Era stato selvaggiamente picchiato e torturato perché cristiano. Era in agonia, tuttavia era molto calmo. Iscu si trovava alla mia destra. Coricato a sinistra, c’era l’uomo che lo aveva torturato a morte e che più tardi era stato arrestato e malmenato dai suoi stessi compagni. Anche lui stava per morire. Una notte si svegliò e chiamò Iscu: “Pastore, per piacere, di’ una preghiera per me; i crimini che ho commesso sono così atroci che non riesco nemmeno a morire”. Iscu, anch’egli molto sofferente, chiamò altri due carcerati, si appoggiò a loro, passò accanto al mio letto, si sedette sul letto del suo carnefice e gli accarezzò la testa. Era uno spettacolo straordinario. Non dimenticherò mai quella scena, quel gesto d’amore verso un uomo che lo aveva colpito così brutalmente e che era responsabile della sua prossima morte. Al suo gesto, aggiunse queste parole: “Ti ho perdonato di cuore, ti amo. Ma Gesù, il Figlio di Dio, lui, l’amore incarnato, ti ama ancora di più e può cancellare per sempre i tuoi peccati. Pregalo, ti sta aspettando. Vuole perdonarti, basta che tu ti penta”. In quella cella di prigione, sono stato testimone della confessione sincera di un carnefice che riconosceva tutti i suoi omicidi davanti a Dio e davanti a colui che lui aveva torturato. Pregarono insieme e si abbracciarono. Il pastore tornò a fatica nel suo letto. Morirono entrambi la stessa notte, in pace con il loro Salvatore.

R. Wurmbrand