O
Eterno, Signore nostro, quant'è magnifico il tuo nome in tutta la terra! Tu hai
posto la tua maestà nei cieli.
Quand'io
considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai
disposte, che cos'è l'uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell'uomo perché te
ne prenda cura?
Salmo 8:1,3-4
L’uomo: un
essere complesso
Pascal
ha scritto: “Cos’è l’uomo? Nulla rispetto all’infinito, tutto rispetto al
nulla, una via di mezzo fra il nulla e il tutto”. Oggi è un classico parlare
dei due infiniti: l’infinitamente grande, quello delle stelle, e
l’infinitamente piccolo, quello dell’atomo.
Ma
ecco che la scienza intravede un terzo infinito: quello della complessità, il
cui culmine è rappresentato dal cervello umano. Un numero inimmaginabile di
combinazioni fra miliardi di cellule collegate tra loro da innumerevoli punti
di connessione, chiamati sinapsi, genera il pensiero.
Cos’è
l’uomo? Un essere contraddittorio; a volte grande, a volte miserabile. Sotto un
certo aspetto grande, perché è il coronamento della creazione di Dio. Più che
un insieme di cellule, è un’anima vivente, un essere responsabile, una creatura
che può dire: “Io esisto”, e può entrare
in relazione con Dio stesso, il suo Creatore. Ma allo stesso tempo è un
essere miserabile, perché dopo aver dato ascolto a Satana, il menzognero, ha
perso la sua innocenza e ha il peccato legato alla sua stessa natura.
L’uomo
resta un mistero per lui stesso, nella sua natura come nel suo destino, fino al
momento in cui Dio gli si rivela. In
Gesù Cristo, Dio non ha solo rivelato ciò che Egli è, santità e amore, ma
ha anche svelato a coloro che credono in
lui il suo piano d’amore, che prevede di condividere con la sua creatura la
gloria eterna. Quanto sono straordinari i piani di Dio per l’uomo!