Anzi,
a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza
della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore… io considero queste cose come
tanta spazzatura.
Una
cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso
quelle che stanno davanti, corro verso la mèta.
Filippesi 3:8,13-14
State fermi nella fede
(1 Corinzi 16:13)
Abraamo mandò un servo nel suo paese d’origine per cercare
una moglie per suo figlio Isacco. L’Eterno fece prosperare quel viaggio e il
servo incontrò, presso un pozzo, la giovane donna che corrispondeva alle
aspettative del suo padrone. Accetterà ella di lasciare la sua famiglia e il
suo paese per seguire quello sconosciuto? Suo fratello e sua madre gli
chiesero: “Vuoi andare con quest’uomo?” Ed ella rispose: “Sì, andrò” (Genesi
24:58). Non conosceva né il futuro sposo e né il paese lontano dove sarebbe
andata, ma credette alla parola di quel messaggero. La sua decisione fu dettata
dalla fede.
Parecchi
secoli dopo, Rut, una giovane Moabita vedova e senza risorse, lascerà tutto,
paese e affetti, per seguire la suocera Naomi che voleva ritornare nel paese di
Canaan, dal quale si era allontanata. A Naomi che cercava di dissuaderla, Rut
rispose fermamente: “Dove starai tu, io pure starò… il tuo Dio sarà il mio Dio”
(Ruth 1:16).
Anche
Ester, la donna ebrea deportata e diventata moglie del re, rischiò la propria
vita per chiedere al re di Persia la liberazione del suo popolo. Dopo qualche
esitazione, fece riferire a suo zio Mardocheo: “Entrerò dal re… e se io debbo
perire, che io perisca!” (Ester 4:16). Abramo, Mosè (Ebrei 11:8,24), Daniele
(Daniele 1:8), dovendo prendere una decisione difficile, non esitarono ma
perseverarono nel loro cammino di fede.
Di
fronte a tanti esempi di fede, “corriamo con
perseveranza la gara che ci è
proposta, fissando lo sguardo su Gesù,
colui che crea la fede e la rende perfetta” (Ebrei 12:1-2).