Ora
qui egli è consolato, e tu sei tormentato.
Luca 16:25
Questi
se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna.
Matteo 25:46
Via dell’Uguaglianza
Un
corteo funebre si inoltra nella via che conduce al cimitero della mia città,
che è stata chiamata “Via dell’Uguaglianza”. Dandole questo nome, il Consiglio
Comunale ha evidentemente voluto stimolare delle riflessioni nei miei
concittadini.
Espressa
sotto questa forma, la filosofia elementare dell’uguaglianza nella morte serve
semplicemente a consolare quelli che sono sfavoriti in questo mondo e a
ricordare ai ricchi che i loro beni sono provvisori. Ma tale filosofia è
errata!
Indubbiamente
la morte è parte comune a tutti gli esseri umani, senza distinzione; in essa
gli infelici trovano la fine delle loro tribolazioni ed i potenti quella della
loro prosperità.
Ma
cosa c’è dietro a questa apparente uguaglianza? Soltanto Dio, che conosce il
futuro e che sa quel che c’è al di là di quell’inevitabile frontiera, è
qualificato per istruirci a questo riguardo. Attraverso la Bibbia Dio ci svela
quel mistero.
La
morte non è altro che la porta che tutti gli esseri umani varcano nell’ora che
Dio ha stabilito. Ma la stessa porta apre l’accesso a due destini eterni, opposti tra loro. Al di là della morte non c’è
uguaglianza: alcuni saranno “consolati”, mente altri saranno “tormentati”. Ciò
che determina l’eterna differenza tra i salvati e i perduti è l’aver accettato o no il Signore Gesù
come Salvatore durante la vita terrena.