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venerdì 27 ottobre 2017

27 ottobre

Noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo.
1 Giovanni 4:14

Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è maggiore.
1 Giovanni 5:9

Testimoni loro malgrado

Simone il Cireneo ritornava dai campi. Entrando in Gerusalemme, incontra un gruppo di persone guidate da soldati. Ci sono tre condannati a morte che portano la propria croce. Due di loro sono dei malfattori, ma il terzo chi è? È Gesù che, anche se condannato ingiustamente, accetta di essere messo a morte, in ubbidienza al suo Dio e per amore per noi.
Simone era diretto a casa, ma ecco che i soldati lo obbligano a portare sulle sue spalle la croce del Signore. Ha così l’occasione di seguire quel corteo e di udire ciò che Gesù diceva alle donne che lo accompagnavano piangendo. Rientrando a casa, come avrà raccontato alla sua famiglia quell’esperienza? Alessandro e Rufo, i suoi due figli, ne sono stati fortemente impressionati, visto che più tardi saranno contati tra i discepoli (Marco 15:21; Romani 16:13).
Un centurione romano è al Calvario per presiedere a quell’ignobile scena. Le ore trascorrono mentre la folla insulta il crocifisso che è in mezzo agli altri due. Ma il centurione si chiede: chi è quell’uomo per attirarsi tutte quelle ingiurie? Le parole che Gesù pronuncia sulla croce, le tenebre che avevano avvolto il paese, il suo grido: “Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio”, e poi il terremoto, impressionano profondamente quel militare romano che esclama: “Veramente, quest'uomo era Figlio di Dio” (Marco 15:39).

Siete anche voi convinti di questa verità fondamentale?