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giovedì 5 ottobre 2017

5 ottobre

Eterno, io so che la via dell'uomo non è in suo potere, e che non è in potere dell'uomo che cammina il dirigere i suoi passi.
Geremia 10:23

Quelli che sperano nell’Eterno acquistano nuove forze.
Isaia 40:31

C’è mancato poco

Il credente non è esente dalla possibilità di cadere nel campo morale. Nell’Antico Testamento leggiamo che Davide, pronto a commettere una strage per vendicarsi di un’offesa ricevuta, fu fermato dall’intervento di una donna saggia (1 Samuele 25). Quante volte anche noi siamo stati risparmiati dal commettere un peccato perché Dio, nella sua grazia, ha trattenuto i nostri passi! Quando compariremo davanti al tribunale di Cristo (2 Corinzi 5:10), Dio ci mostrerà tutti gli interventi che, nella sua grazia, ha compiuto per proteggerci dagli attacchi seduttori di Satana. Possiamo ben fare nostra la confessione di Asaf e dire: “Quasi inciamparono i miei piedi; poco mancò che i miei passi non scivolassero” (Salmo 73:2).

Con umiliazione e riconoscenza, diciamo anche, come il Salmista: “È Dio che non ha permesso che il nostro piede vacillasse” (Salmo 66:9). Questo però non ci autorizza a lasciarci andare e a non essere vigilanti. L’esortazione che troviamo nella Parola di Dio è sempre attuale: “Chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere” (1 Corinzi 10:12). Per non cedere di fronte alla tentazione non possiamo contare sulle nostre forze, ma dobbiamo cercare l’aiuto del Signore che sa come liberarci. “Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi” (Giacomo 4:7).