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sabato 7 ottobre 2017

7 ottobre

Egli (il Signore) mi ha detto: “La mia grazia ti basta”.
2 Corinzi 12:9

Dio lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria.
1 Pietro 1:21

(Dio) giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito.
Atti 17:31

Tre troni

La Lettera agli Ebrei è indirizzata ai credenti usciti dal giudaismo che, diventati cristiani, avevano affrontato la persecuzione; alcuni di loro erano anche stati privati dei loro beni (10:34). L’autore della Lettera li invita ad accostarsi al trono della grazia (4:16) perché non si scoraggiassero (12:3). Un trono dimostra la potenza di colui che lo occupa; qui si tratta anzitutto della grazia di Dio, di cui tutti abbiamo bisogno. Noi ci avviciniamo a quel trono per mezzo della preghiera, e riceviamo soccorso al momento opportuno, scelto da Dio.
Il capitolo 5 dell’Apocalisse invece ci presenta una scena futura. Siamo davanti ad un altro trono, un trono di gloria posto in cielo, dove siede l’Agnello di Dio, Gesù Cristo. Egli è stato rifiutato dal mondo, ma Dio ha gli dato la gloria. Gli anziani, che rappresentano i credenti, si prostrano davanti a lui, lo adorano e cantano un cantico nuovo alla gloria di Colui che li ha salvati (Apocalisse 5:6-9).

Apocalisse 20:14 ci mostra un terzo trono, il gran trono bianco, che è un trono di giudizio. Colui che è seduto su questo trono è colui al quale Dio ha dato ogni potere di giudicare: il suo Figlio (Giovanni 5:22). Questa scena è solenne: tutti i morti che si trovano davanti a quel trono sono giudicati secondo le loro opere da una giustizia divina che non può tollerare il minimo male. C’è un solo modo di sfuggire a quella sede di giudizio e all’inferno: la purificazione del sangue di Gesù ottenuta credendo in lui. Mettiamo la nostra fiducia in lui oggi, non aspettiamo domani!