Egli
(il Signore) mi ha detto: “La mia
grazia ti basta”.
2 Corinzi 12:9
Dio
lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria.
1 Pietro 1:21
(Dio) giudicherà il mondo con giustizia
per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito.
Atti 17:31
Tre troni
La
Lettera agli Ebrei è indirizzata ai credenti usciti dal giudaismo che,
diventati cristiani, avevano affrontato la persecuzione; alcuni di loro erano
anche stati privati dei loro beni (10:34). L’autore della Lettera li invita ad
accostarsi al trono della grazia (4:16) perché non si
scoraggiassero (12:3). Un trono dimostra la potenza di colui che lo occupa; qui
si tratta anzitutto della grazia di Dio, di cui tutti abbiamo bisogno. Noi ci
avviciniamo a quel trono per mezzo della preghiera, e riceviamo soccorso al
momento opportuno, scelto da Dio.
Il
capitolo 5 dell’Apocalisse invece ci presenta una scena futura. Siamo davanti
ad un altro trono, un trono di gloria
posto in cielo, dove siede l’Agnello di Dio, Gesù Cristo. Egli è stato
rifiutato dal mondo, ma Dio ha gli dato la gloria. Gli anziani, che
rappresentano i credenti, si prostrano davanti a lui, lo adorano e cantano un
cantico nuovo alla gloria di Colui che li ha salvati (Apocalisse 5:6-9).
Apocalisse
20:14 ci mostra un terzo trono, il gran
trono bianco, che è un trono di giudizio. Colui che è seduto su questo
trono è colui al quale Dio ha dato ogni potere di giudicare: il suo Figlio
(Giovanni 5:22). Questa scena è solenne: tutti i morti che si trovano davanti a
quel trono sono giudicati secondo le loro opere da una giustizia divina che non
può tollerare il minimo male. C’è un solo modo di sfuggire a quella sede di
giudizio e all’inferno: la purificazione
del sangue di Gesù ottenuta credendo in lui. Mettiamo la nostra fiducia in
lui oggi, non aspettiamo domani!