La
saggezza ti entrerà nella mente, la scienza sarà la delizia del tuo cuore, la riflessione
veglierà su di te, l’intelligenza ti proteggerà.
Conserva
la saggezza e la riflessione! Esse saranno vita per te.
Proverbi 2:10-11; 3:21-22
La morte non è
la fine di tutto
Un
chirurgo raccontava la morte di un collega portato via da un cancro. “Non so
come dire – gli aveva detto il malato –. Tu sei davvero convinto che tutto
finisca qui? Quando ci si trova di fronte alla morte, le cose hanno un
tutt’altro aspetto. Rifletti bene!”
Al
momento della grande partenza, certi valori perseguiti accanitamente si
rivelano privi di importanza, mentre altri valori, forse trascurati, diventano
fondamentali. Immaginiamo l’angoscia dell’uomo che ha voltato le spalle a Dio
per tutta la vita quando vede arrivare la fine. La domanda, a cui non sa
rispondere, è angosciosa: “Tu sei davvero convinto che tutto finisca?” No. Il
corpo torna polvere e l’anima torna a Dio che l’ha data, ma non finisce tutto
lì. Anzi, proprio in quell’istante incomincia una nuova fase: o quella della
felicità eterna presso Gesù, o quella della disperazione lontano da lui per
sempre. “Rifletti bene!” Ne vale la pena.
Ma
chi sono quelli che, quando lasciano questo mondo, vanno incontro a Gesù? I
migliori secondo la morale corrente? No di certo. I più devoti ai riti della
religione detta cristiana? Nemmeno. Sono quelli
che hanno accettato col cuore Gesù Cristo come loro Salvatore, riconoscendo
che alla croce Lui ha pagato per i loro peccati. Ma per chi rifiuta la salvezza
semplice e gratuita che Dio offre, un giorno ci sarà il giudizio divino.