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sabato 10 marzo 2018

10 marzo


Quand’io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura? Eppure tu l’hai fatto solo di poco inferiore agli angeli, e l’hai coronato di gloria e d’onore.
Salmo 8:3-5

Dio creò l’uomo a sua immagine.
Genesi 1:27

Che cos’è l’uomo?

La scienza umana formula delle ipotesi per spiegare la presenza dell’uomo sulla terra, ma lascia senza risposte le questioni centrali: “Perché l’uomo? Chi è l’uomo?” Questi interrogativi ci riguardano da vicino.
L’essere umano si scopre vicino all’animale per la sua fisiologia e persino per certi sentimenti, come la paura, ad esempio. Ma, a motivo del suo spirito, raggiunge tutt’altra dimensione. È capace di riflettere su se stesso; si pone degli interrogativi sulla propria identità e sul proprio destino; ha una coscienza che lo riprende quando agisce male. Certo, i concetti di bene e male variano da una cultura all’altra. Ma la realtà della coscienza si ritrova in tutte le civiltà e tutte le epoche.
Per sapere veramente chi è l’uomo occorre credere a ciò che Dio dice nella Bibbia. Vi leggiamo che siamo stati creati a “immagine” di Dio; per questo motivo siamo chiamati a vivere in relazione col nostro Creatore. La nostra vera nobiltà non consiste nell’intelligenza, nella cultura, nelle capacità, ma nel conoscere Dio realmente, mediante la fede.
La Bibbia rivela, e l’esperienza lo conferma, che in noi c’è come un muro di diffidenza nei confronti di Dio, e che i nostri peccati ci “separano” da Lui (Isaia 59:2). È per questo che Gesù è venuto nel nostro mondo. Per amore, ha preso su di sé tutte le nostre colpe, alla croce, perché questo muro fosse distrutto. Ora, mediante la fede, possiamo conoscere Dio in modo nuovo, profondo, inalterabile; conoscerlo come Padre.