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giovedì 8 marzo 2018

8 marzo


(Davide disse a Dio:) “Volgiti a me, e abbi pietà di me, perché io sono solo e afflitto”.
Salmo 25:16

(Gesù disse:) “Ecco, io sono con voi tutti i giorni”.
Matteo 28:20

La solitudine

Il compositore Ciaikovskij fu celebre non solo nel suo paese, la Russia, ma anche in tutto il mondo. Eppure il suo trionfo non riuscì a liberarlo dalla depressione. Era un uomo solo e angosciato. In testa a una sua melodia in re minore scrisse: “È soltanto il cuore solitario che può comprendere la mia angoscia”.
La solitudine: la vedova che passa delle lunghe sere da sola, il carcerato coricato nella sua cella, l’uomo lasciato dalla moglie, la donna abbandonata e sola nella casa vuota, il bambino affidato a un istituto, il malato in ospedale durante una notte insonne…
Forse anche tu, lettore, sei fra quelli che si sentono soli. Le ore sono interminabili? Aspetti qualcosa di preciso o di indefinito, di vago?
Dio lo sa. È sensibile alla tua solitudine. Il Signore Gesù l’ha sentita più di chiunque altro. Questo versetto esprime profeticamente ciò che ha provato: “Veglio, e sono come il passero solitario sul tetto” (Salmo 102:7). Durante le ore della crocifissione la solitudine ha raggiunto il culmine. Era sospeso fra cielo e terra quando ha sopportato il castigo che i nostri peccati meritavano ed è stato abbandonato da Dio. Nell’angoscia di quel momento gridò: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Matteo 27:46). Il suo grido non ebbe risposta. Ma Lui fu solo perché tu e io non lo fossimo mai. Mai più soli. Gesù Cristo è vivente; ti conosce, ti ama, è presente vicino a te.