(Davide disse a Dio:) “Volgiti
a me, e abbi pietà di me, perché io sono solo e afflitto”.
Salmo 25:16
(Gesù disse:)
“Ecco, io sono con voi tutti i giorni”.
Matteo 28:20
La solitudine
Il compositore
Ciaikovskij fu celebre non solo nel suo paese, la Russia, ma anche in tutto il
mondo. Eppure il suo trionfo non riuscì a liberarlo dalla depressione. Era un
uomo solo e angosciato. In testa a una sua melodia in re minore scrisse: “È
soltanto il cuore solitario che può comprendere la mia angoscia”.
La
solitudine: la vedova che passa delle lunghe sere da sola, il carcerato
coricato nella sua cella, l’uomo lasciato dalla moglie, la donna abbandonata e
sola nella casa vuota, il bambino affidato a un istituto, il malato in ospedale
durante una notte insonne…
Forse anche tu, lettore,
sei fra quelli che si sentono soli. Le ore sono interminabili? Aspetti qualcosa
di preciso o di indefinito, di vago?
Dio
lo sa. È sensibile alla tua solitudine. Il Signore Gesù l’ha sentita più di
chiunque altro. Questo versetto esprime profeticamente ciò che ha provato:
“Veglio, e sono come il passero solitario sul tetto” (Salmo 102:7). Durante le
ore della crocifissione la solitudine ha raggiunto il culmine. Era sospeso fra
cielo e terra quando ha sopportato il castigo che i nostri peccati meritavano
ed è stato abbandonato da Dio. Nell’angoscia di quel momento gridò: “Dio mio,
Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Matteo 27:46). Il suo grido non ebbe
risposta. Ma Lui fu solo perché tu e io
non lo fossimo mai. Mai più soli. Gesù Cristo è vivente; ti conosce, ti
ama, è presente vicino a te.