Io
mi rallegrerò nell’Eterno, esulterò nel Dio della mia salvezza. L’Eterno, il
Signore, è la mia forza.
Abacuc 3:18-19
Riflessioni
La conoscenza di Dio è
come il giorno dopo la notte. L’uomo che vive senza Dio non si rende conto
degli orizzonti di cui si priva.
Nel
nostro desiderio di possedere sempre di più, finiamo col trascurare ciò che c’è
di meglio.
Più
compi la volontà di Dio, meglio saprai discernerla.
La
Scrittura parla poco del cielo. Ci dice però che noi saremo là col Signore
Gesù. Egli vuole avere i suoi in sua compagnia. E questo è sufficiente per chi
lo ama. Cristo è là: la sua presenza è ciò che conta; essa risponde a tutto.
Le
Lettere degli apostoli sono state scritte durante un periodo molto movimentato
della storia del mondo; eppure, siano esse di Paolo, di Pietro e di Giovanni,
non vi troviamo la minima allusione agli avvenimenti politici del mondo in quel
momento. Questo dimostra che la Chiesa è
straniera sulla terra. La sua chiamata è celeste.
Dio
non è sempre una garanzia contro le
tempeste della vita, ma è sempre una garanzia in mezzo alle tempeste della vita.